Bambini come quelli ucraini finiti d’un tratto al centro di una guerra che, secondo le ONG e le organizzazioni umanitarie internazionali, sono “al limite” quando non addirittura “rapiti come bottino di guerra” dalle forze russe. O bambini che nel conflitto ci sono sempre stati, come quelli che abitano la Striscia di Gaza al centro di una nuova recrudescenza del conflitto israelo-palestinese. Bambini ancora vittime di un mondo globalizzato che disegna flussi migratori insostenibili, come insostenibile è la vista delle 35 piccole bare che ospitano i sogni spezzati delle giovanissime vittime di Cutro. E, ancora, bambini colpevoli di trovarsi nel mezzo del conflitto Stato-Camorra o di essere figli degli oppositori del regime militare argentino degli anni Settanta, i desaparecidos, e in quanto tali strappati alle madri appena nati. Ci sono proprio loro, i bambini (e gli adolescenti) al centro della XV edizione del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli. Appuntamento ormai consolidato nel panorama cittadino e nazionale, il Festival giunge all’edizione 2023 con il titolo di “DIRITTIMINORI – I BAMBINI ALLA GUERRA” chiarendo sin da subito che, nel “disastroso” Pianeta che esce fuori da fenomeni globali di vasto impatto come cambiamenti climatici, guerre e pandemie, è necessario porre l’attenzione sul futuro del Pianeta stesso, ossia su quei ragazzi che ad oggi sono privati del loro diritto fondamentale: quello di crescere, sognare, giocare e progettare la propria vita. “Il nostro Festival, in passato, non si è sottratto alla silenziosa angoscia del Covid e ha affrontato le gravi contraddizioni della guerra russo-ucraina ai confini d’Europa aprendo il dibattito coi protagonisti. Quest’anno accetterà ancora una volta il confronto su temi urgenti ed attuali come quelli della violenza con cui vengono trattati bambini e adolescenti che, alle varie latitudini di questo mondo, sono coinvolti nei conflitti militari e civili che contraddistinguono il nostro tempo”, spiega il coordinatore del Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli, Maurizio Del Bufalo. “A questi minori – aggiunge – dedicheremo un’ampia riflessione partendo, come da consuetudine, da storie vere vissute in terre lontane, raccontate da testimoni di prima fila, fino a giungere alle nostre regioni europee ed italiane per aiutarci a meditare sulle condizioni inumane in cui sono destinati a crescere, a vivere (e a morire prematuramente) quelli che chiamiamo ‘i nostri figli, i nostri nipoti’”. Anche per la XV edizione la manifestazione interesserà per due settimane il territorio cittadino. Alle proiezioni del concorso cinematografico ospitate nell’Aula delle Mura Greche della sede dell’Università Orientale di Napoli di Palazzo Corigliano (piazza San Domenico Maggiore, Napoli), si affiancheranno una serie di Eventi Internazionali, dedicati alle vicissitudini dei minori a rischio e in sofferenza, nello Spazio Comunale Piazza Forcella (via della Vicaria Vecchia, 23). Ognuno di questi Eventi, accompagnati ed introdotti da filmati ed audiovisivi tematici, sarà animato come da formula ormai rodata del Festival, da protagonisti ed esperti, esponenti istituzionali e/o provenienti dalla società civile. L’inaugurazione ufficiale del Festival è partita con la giornata dedicata ai minori vittime della strage di Cutro e vedrà la partecipazione di Amnesty e la proiezione del film “Male Nostrum” di Fabio Masi. Sarà anche l’occasione per presentare alla Città il ricco programma di questa edizione del Festival. La programmazione è ripartita lunedì 20 novembre con il primo dei due incontri previsti con le scuole del territorio, ospitati anche quest’anno dal MANN – Museo Archeologico Nazionale di Napoli. In occasione della Giornata Internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, al centro dell’incontro ci saranno i “bambini che arrivano dal mare”, con gli studenti di medie e superiori a confronto con l’avvocato Paola Scafidi (presidente Tutori in Rete), il giornalista Luca Attanasio e Veronica Boggini (Senior Advocacy Officer di Save the Children). Martedì 21 novembre alle ore 20.30, a palazzo Corigliano (Aula delle Mura Greche) oltre alle consuete proiezioni come da programma ci sarà l’incontro con Julie Meylan (prima segretaria dell’Ambasciata di Svizzera in Italia) e Raffaella D’Errico (console onoraria di Svizzera per la Campania) nella serata dedicata all’amicizia tra il Festival e l’Ambasciata Svizzera in Italia, fervida sostenitrice della manifestazione da lungo corso. Sono 37 i film, brevi e lunghi, candidati al Festival del Cinema dei Diritti Umani e scelti tra gli oltre 200 provenienti da 55 Paesi e ispirati dalle lotte di popoli, minoranze ed individui per la tutela dei Diritti Universali. I Paesi rappresentati nei film in selezione sono Argentina, Belgio, Colombia, Finlandia, Germania, India, Iran, Italia, Messico, Pakistan, Palestina, Russia, Serbia, Siria, Spagna, Svizzera, Turchia, Ucraina, USA. Le storie sono ambientate in Argentina, Belgio, Bosnia, Brasile, Colombia, Croazia, Finlandia, Germania, Honduras, India, Iran, Italia, Messico, Nepal, Pakistan, Palestina, Perù, Russia, Serbia, Siria, Slovenia, Somalia, Svizzera, Turchia Ucraina, Ungheria, USA. In questa edizione, i film saranno proiettati gratuitamente in presenza – quando possibile in compagnia degli autori – nella Sala delle Mura Greche dell’Università Orientale (palazzo Corigliano – piazza San Domenico Maggiore) tutte le sere dal 15 al 24 novembre, dalle ore 19 alle 23. È previsto in questa edizione anche il contributo di alcuni studenti dell’ateneo partenopeo che introdurranno le proiezioni. Il calendario completo sarà disponibile su cinenapolidiritti.it Novità di questa edizione è l’istituzione di un premio intitolato a Mario Paciolla, la cui famiglia – da sempre vicina al Festival – si batte da tre anni per avere giustizia e verità sulle circostanze della sua morte, avvenuta in Colombia mentre serviva la locale missione delle Nazioni Unite. Il premio dedicato alla memoria del giovane cooperante partenopeo si accoda a quelli DOC, SHORT, YOUNG, al Premio per la Pace dell’Ambasciata di Svizzera in Italia e alle Menzioni speciali. Il XV Festival del Cinema dei Diritti Umani di Napoli è organizzato dall’Ass. Cinema e Diritti con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania. Il Festival è patrocinato dall’Ambasciata di Svizzera in Italia, gode inoltre del patrocinio del Comune di Napoli. Anche quest’anno il Festival vanta come partner Amnesty International alla cui rete (Human Rights Film Network) il Festival di Napoli appartiene dal 2009 ed anche l’ong Un Ponte Per, la Federazione Italiana dei Circoli di Cinema (FICC), ExpoItaly e Pax Christi.
CRONACA
21 novembre 2023
I bimbi e la guerra: a Napoli un report sulle stragi di minori