Il diktat pare sia partito direttamente da Roma, non appena è scoppiato l’ennesimo scandalo in grado di mettere sotto una cattiva luce gli uomini del partito. Dopo quanto accaduto al deputato accusato di aver esploso colpi di pistola durante i festeggiamenti di Capodanno, causando il ferimento di una persona, l’arresto di un sindaco «meloniano» ha rappresentato l’ennesima «patata bollente» per il primo partito d’Italia. Soprattutto in vista di una campagna elettorale, quella per le Europee, che potrebbe vedere la leader nazionale, Giorgia Meloni, tra le candidate eccellenti. Ecco perché evitare situazioni scomode è diventata una priorità per i vertici romani del partito. Così all’indomani dell’inchiesta scandalo costata l’arresto al sindaco di Palma Campania, da giorni agli arresti domiciliari e in attesa di essere ascoltato dai magistrati, in Fratelli d’Italia è aperta la discussione su una possibile «sospensione » del primo cittadino 38enne finito al centro di pesantissime accuse da parte della procura della Repubblica di Nola. Una sospensione che potrebbe divenire effettiva già nei prossimi giorni, anche se la posizione del sindaco – sarà presentata istanza al Tribunale del Riesame per «alleggerire» la misura cautelare – dovesse migliorare. Al di là delle inevitabili complicazioni politiche scaturite dallo scandalo scoppiato a inizio settimana e che ha causato un vero e proprio terremoto istituzionale a Palma Campania, per il primo cittadino sarà fondamentale chiarire la sua posizione in merito alle accuse contestate dalla procura di Nola. L’interrogatorio in programma quest’oggi rappresenterà il primo faccia a faccia tra il sindaco arrestato – difeso dall’avvocato Carmine Panarella del foro di Nola – e i magistrati del tribunale bruniano. Per lo scandalo corruzione e appalti a Palma Campania sul registro degli indagati sono state iscritte 19 persone: per 8 di queste sono scattati provvedimenti cautelari. Oltre al primo cittadino agli arresti domiciliari è finito anche un dirigente comunale, l’ingegnere Salvatore Felice Raia, funzionario del municipio di Palma Campania, il quale con i suoi servigi avrebbe aiutato Donnarumma, ma anche se stesso. Divieti di contrattare con la pubblica amministrazione per un anno invece agli imprenditori Antonio Nunziata, Angelo Miranda e Aniello Sorrentino. Divieti di dimora, infine, per l’architetto Monica Ventura, anche lei funzionario comunale a Palma Campania, Nicola Borrelli, procuratore speciale per conto di una nota catena di supermercati, e Luigia Barone, dipendente di una società coinvolta nelle indagini e ritenuta elemento di collegamento tra la ditta e i dipendenti comunali indagati.
L’inchiesta a Palma Campania
12 gennaio 2024
L’inchiesta a Palma Campania
Sindaco arrestato a Palma Campania, Fratelli d’Italia lo scarica