Torre del Greco. E’ andato all’assistente Marco Ricci della sezione di Firenze il secondo premio intitolato alla memoria di Maurizio Toscano, l’avvocato l’avvocato-guardialinee prematuramente scomparso a febbraio del 2021 all’età di 55 anni. La cerimonia è stata organizzata presso l’hotel Poseidon, dove è stato assegnato l’encomio destinato all’assistente arbitrale di serie A maggiormente distintosi nel primo anno di appartenenza alla categoria. Tra gli ospiti presenti all’evento il vicepresidente dell’Aia, Alberto Zaroli; il componente del comitato nazionale dell’AIA, Michele Affinito; il dirigente benemerito Liberato Esposito, storico «fischietto» di Torre del Greco. E poi i presidenti di sezione della Campania e i due internazionali Marco Guida e Ciro Carbone nonché il Presidente della LND Campania, Carmine Zigarelli. Presente, inoltre, la famiglia di Maurizio Toscano.
L’omaggio all’uomo
Prima della consegna del premio gli ospiti intervenuti hanno voluto ricordare con un proprio pensiero l’amico e collega Maurizio Toscano, raccontando anche degli aneddoti di vita associativa vissuti insieme, tra cui quello del vicepresidente Zaroli che ha ricordato come l’assistente di linea di Torre del Greco «si sia sempre speso all’interno dell’associazione, non limitandosi a svolgere i suoi ruoli dirigenziali in maniera asettica, ma dando l’anima per aiutare e formare soprattutto i più giovani».
Il riconoscimento
Il premio nazionale è stato assegnato all’assistente arbitrale Marco Ricci: «Ringrazio innanzitutto la sezione di Torre del Greco per avermi tributato il premio intitolato a una persona a me molto cara – le sue parole – Ho avuto modo di conoscere dal vivo Maurizio quando era Componente alla CAI e io arbitro al secondo anno rischiavo a fine anno di dovere abbandonare il mio sogno a causa di un periodo non molto felice della mia vita. Ricordo che a un raduno Maurizio mi prese in disparte e con un lunghissimo discorso mi fece ritrovare quella carica che mi concesse non solo di essere promosso in Serie D al termine di quella stagione, ma di arrivare fino a raggiungere il sogno della Serie A. Maurizio era una persona che con le sue parole ed il suo modo di fare ti scuoteva l’anima e se oggi sono arrivato a coronare il mio sogno lo devo anche grazie a lui». Durante la serata è stata anche consegnata all’arbitro benemerito Giovanni Merlino la pergamena per i 50 anni nell’associazione.
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