“È chiaro che i nostri diritti li difendiamo non piegando la testa ma combattendo per il rispetto delle regole”. È la frase che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha ripetuto più volte negli ultimi giorni annunciando la manifestazione che si terrà questa mattina a Roma, a partire dalle 11, in piazza Santi Apostoli, “contro il disegno del governo di autonomia differenziata”, e “contro il blocco del Fondo sviluppo e coesione”. All’iniziativa sono stati invitati a partecipare “tutti i sindaci e gli amministratori del Sud”. E con il governatore si è schierata l’Anci Campania, presieduta dal sindaco di Caserta, Carlo Marino. Una manifestazione che è stata accompagnata dalle polemiche di diversi esponenti del centrodestra, che hanno contestato l’utilizzo – per una iniziativa di questo tipo – dei simboli istituzionali della Regione Campania e della stessa associazione dei Comuni presentando anche una interrogazione al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi. Comunque un primo risultato il governatore lo ha già ottenuto, incassando l’adesione alla manifestazione dei consiglieri regionali e dei parlamentari campani del Pd, nonostante i rapporti con il suo partito negli ultimi tempi non siano del tutto sereni. E non solo. Ha ottenuto anche il via libera del M5S, che è all’opposizione nel Consiglio regionale della Campania. Punto centrale della manifestazione, oltre alla bocciatura dell’autonomia differenziata, è il blocco dei fondi di sviluppo e coesione: nel mirino del Governatore è più volte finito il ministro Raffaele Fitto che nella giornata di ieri ha già incontrato una delegazione di sindaci del sud, un vertice concluso con una sostanziale fumata nera. Ci sarà il sindaco di Benevento, Clemente Mastella. Non quello di Napoli, Gaetano Manfredi, che ha inviato in rappresentanza del comune la sua assessora, Teresa Armato. Per il Pd ci sarà il segretario metropolitano Giuseppe Annunziata e anche il responsabile Sud della segreteria di Elly Schlein, Marco Sarracino. Al di là dei rapporti complicati tra il Pd e il governatore campano, la battaglia contro l’autonomia differenziata è convergente. Il provvedimento passato al Senato, tra lo sventolio di bandiere con il leone di San Marco tra i banchi leghisti, ha iniziato il suo iter alla Camera e i dem sono pronti a un’opposizione durissima. Cercando convergenze con le altre forze di opposizione. In Parlamento e fuori. Sabato 24 febbraio ci sarà un’iniziativa contro il ddl Calderoli con Sarracino insieme a Roberto Fico dei 5 Stelle e Peppe De Cristoforo di Avs a cui è stata invitata anche Azione. E poi a marzo partirà una mobilitazione nazionale del Pd su 4 punti: contro il premierato, per la sanità, per i salari e quindi contro l’autonomia, che sarà uno dei temi cardine della campagna dem verso europee e amministrative. Anche perché il Pd non esclude di arrivare al referendum per bloccare la legge Calderoli. Lo ha ribadito anche oggi il capogruppo al Senato, Francesco Boccia: “Se nel passaggio alla Camera” sull’autonomia “la maggioranza non tornerà sui suoi passi faremo una battaglia durissima anche nel Paese, disposti anche al referendum”. ”L’autonomia differenziata è un disegno di legge fortemente penalizzante per il Mezzogiorno d’Italia che investe principalmente i giovani e le future generazioni. Per questo parteciperò alla manifestazione indetta dal Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca” afferma il Presidente del Forum Regionale dei Giovani, Giuseppe Caruso.
CRONACA
16 febbraio 2024
Autonomia, oggi la marcia di De Luca e dei sindaci su Roma