“Oggi siamo nelle condizioni di poter dire che tutti gli impegni a carico dei rispettivi enti sono stati mantenuti. La seconda fase è quella che deve vedere procedersi alla redazione dei piani contemplati nel Decreto legge, alla fase della comunicazione, alla fase dell’assunzione del personale tecnico nei comuni che hanno evidenziato questa esigenza”.
Così il ministro per la Protezione civile, Nello Musumeci, apre la conferenza stampa in Prefettura a Napoli dopo la riunione che si è tenuta in mattinata per fare il punto della situazione sul fenomeno del bradisismo nell’area dei Campi Flegrei.
All’incontro con il ministro hanno partecipato, tra gli altri, il prefetto Michele Di Bari, l’assessore regionale alla Sicurezza, Mario Morcone, e quello all’Urbanistica del Comune di Napoli, Edoardo Cosenza, i sindaci di Bacoli e Pozzuoli, il direttore dell’Osservatorio Vesuviano, Mauro Antonio Di Vito, e il numero uno della Protezione civile, Fabrizio Curcio.
Importante anche il lavoro che si svolgerà con le scuole. “Per noi sono il primo obiettivo. I ragazzi non soltanto hanno il diritto-dovere di acquisire informazioni, ma diventano inesorabilmente poi portatori propagandisti presso le loro famiglie e quindi esercitano un’azione assolutamente significativa e utile”, sottolinea Musumeci. Il progetto consiste nella creazione di un fumetto, il quale funzionerà “come veicolo di informazione per i ragazzi delle scuole”.
“Il fumetto verrà distribuito, spiega il ministro Musumeci, mentre avremo anche l’ausilio di un’app appositamente dedicata alla comunicazione del rischio e alla omogeneizzazione del linguaggio che riguarda i siti istituzionali. Questa è un’altra iniziativa per evitare che la Regione usi un linguaggio diverso dalla Città metropolitana e la Città metropolitana un linguaggio diverso da quello dei comuni”.
L’ultima questione è quella delle tempistiche e qui il ministro per la Protezione civile fa capire che saranno variabili.
“Alcune cose richiederanno tempo, altre potranno essere già avviate in tempi relativamente brevi. Se immaginiamo di creare una bretella di collegamento, ci vorranno anni, se pensiamo al piano di comunicazione, possiamo dire che già lunedì comincia il rapporto con l’Ordine dei giornalisti e poi con il personale tecnico coinvolto nel piano di formazione, proprio perché ognuno possa parlare di questo tema con un linguaggio appropriato. Però, quello che mi piace sottolineare”, conclude Musumeci.