Portici. Ieri sera a Portici i carabinieri, giunti in un’abitazione dove erano stati segnalati dei gravi maltrattamenti in famiglia, hanno arrestato una donna, una badante russa di 48 anni. A chiamare il 112 la figlia della vittima, un anziano di 81 anni, invalido al 100% e su una sedia a rotelle. L’uomo, dopo l’ennesimo episodio di maltrattamenti, è riuscito a contattare la propria figlia chiedendole aiuto.
I carabinieri arrivati sul posto hanno sentito urlare una donna in lingua straniera, verosimilmente in russo, verosimilmente ubriaca. Nell’appartamento – la porta era socchiusa – i militari hanno trovato la donna con la scopa tra le mani mentre stava raccogliendo dei cocci in ceramica di piatti rotti.
In una piccola stanza sulla destra del corridoio c’era l’uomo invalido a letto. La signora, anche in presenza dei carabinieri, ha urlato in faccia all’anziano dicendogli che fosse vivo solo grazie a lei. Prima di essere allontanata, la donna ha lanciato alla vittima una banconota da 20 euro in segno di spregio.
L’anziano ha raccontato ai carabinieri ciò che era appena avvenuto: la badante voleva del denaro, come spesso accadeva, ma lui si era rifiutato innescando le sue ire. La 48enne a quel punto aveva scagliato dei piatti in faccia alla vittima che per proteggersi si era ferito al polso.
Da metà del 2022 la 48enne si prendeva cura di lui e, ricostruiscono gli inquirenti, era sempre stata violenta per colpa dell’alcol. Dagli atteggiamenti vessatori e violenti era però passata ai fatti e spesso aggrediva l’anziano che per paura non denunciava.
Diverse volte avrebbe rubato denaro impossessandosi della carta bancomat dell’uomo e del numero pin che la vittima aveva scritto su un biglietto per custodirlo. Molti gli episodi raccontati ai carabinieri.
Tra questi anche quella volta in cui lei aveva urinato davanti alla porta della stanza dell’uomo che si era rifiutato di aprire dopo che lo aveva preso a schiaffi e spintoni per del denaro. Paura di denunciare per non dare fastidio e di non essere creduto ma anche paura per quella minaccia che la donna gli aveva proferito.
La badante, infatti, aveva intimorito l’uomo dicendogli di essere “il braccio destro di Putin”. Sul posto è arrivato il 118 che ha curato l’uomo mentre la donna, poco dopo la mezzanotte, è stata trasferita in carcere non prima di essere perquisita. Nella sua borsa una bottiglia di vodka. L’arrestata dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia.