“Da Presidente Anci non si è minimamente preoccupato delle ingiustizie connesse all’invio delle commissioni d’accesso in tanti Comuni su impulso della politica. In attesa di conoscere l’esito dell’ispezione della commissione d’accesso a Bari, il Sindaco Decaro farebbe bene a dimettersi ad horas da Presidente Anci perché non ha saputo tutelare Comuni in cui è stata inopinatamente azzerata la democrazia”. Nello Di Nardo, ex senatore di Forza Italia e coordinatore cittadino del partito a Castellammare, interviene sulla vicenda commissione d’accesso a Bari. “Dovrebbe anche rinunciare alla candidatura alle Europee” spiega Di Nardo. “Guai se un potere viene esercitato sulla base di input solo politici, come è accaduto nel nostro caso, che purtroppo non ha precedenti”. Di Nardo prosegue: “Evidentemente il Presidente nazionale dell’Anci non ha svolto con diligenza il proprio lavoro a tutela dei 7134 comuni aderenti all’Associazione, considerato che sono circa otto anni che svolge questo ruolo. Un dubbio legittimo ci assale rispetto al suo operato. Sono 137 le Commissioni di Accesso disposte dal Ministero degli Interni dal 2016 a tutt’oggi, il che dimostra come non abbia mai preso in considerazione la possibilità di poter leggere almeno uno degli atti in parola. Gli sarebbe bastato leggere gli atti relativi all’invio della Commissione d’accesso al Comune di Castellammare di Stabia, sollecitata con un’interrogazione presentata dai Senatori Ruotolo, De Petris, Errani, Mirabelli Valente e indirizzata al Ministro Lamorgese, attraverso la quale, evidenziava lo stesso Ruotolo, bisognava con urgenza indagare sugli atti del Comune di Castellammare di Stabia. Commissione che fu designata ed inviata, nonostante non fosse stato arrestato, né indagato, alcun consigliere comunale né tantomeno alcuna partecipata comunale fosse stata oggetto di commissariamento” dice Di Nardo. “Ma il paradosso è rappresentato dal fatto che, a circa due anni dallo scioglimento e dei consequenziali procedimenti giudiziari (amministrativi e civili) ancora in corso, bisognerebbe rendere edotto il Presidente Decaro che ancora oggi non si conoscono i veri motivi dello scioglimento del comune stabiese per presunte infiltrazioni camorristiche che, a quanto pare, rappresenta il caso per eccellenza nel panorama ammini-strativo nazionale” spiega Di Nardo. “Dov’era il Presidente Decaro mentre si consumava questo scempio a Castellammare? Come mai non c’è stata quella levata di scudi che oggi si sta palesando non appena viene intaccato il suo Comune? Come mai non ha mai espresso una parola di sostegno verso una Città che stava subendo una palese ingiustizia? Di precedenti, caro Presidente, ce ne sono eccome. Ma evidentemente Lei non è stato abbastanza attento nell’accorgersi che quel meccanismo adottato da alcuni suoi sostenitori aveva già prodotto l’interruzione della democrazia in una città come Castellammare che non meritava quest’onta, mentre lei, da Presidente di Anci, se ne stava in silenzio. Ora Decaro si dimetta” conclude l’ex senatore di Forza Italia.
CRONACA
28 marzo 2024
Di Nardo, Forza Italia: «Decaro si dimetta, scopre solo ora la mano politica sugli scioglimenti»