La formazione universitaria italiana è al settimo posto nel mondo, al secondo in Europa. La quattordicesima edizione della classifica mondiale delle università Qs, vede l’Italia occupare in Ue il secondo posto, dietro solo alla Germania. Tra gli atenei spicca l’università di Roma La Sapienza, che mantiene la sua leadership mondiale negli studi classici e in storia antica, a testimonianza dell’eccellenza accademica italiana. A livello mondiale, gli atenei italiani sono settimi dopo quelli di Stati Uniti, Regno Unito, Cina Continentale, Germania, Australia e Canada. Tra le eccellenze, Medicina all’Università di Milano. La classifica fornisce un’analisi comparativa indipendente sulle prestazioni di oltre 1500 università in 96 Paesi e territori, in 55 discipline accademiche e cinque ampie aree di studio. I risultati mondiali vedono le università statunitensi in testa in 32 discipline, il doppio del concorrente internazionale più vicino, il Regno Unito, con 16 discipline. L’Università di Harvard è la più performante al mondo, con il primo posto in 19 discipline. Segue il MIT Massachusetts Institute of Technology, che primeggia in 11 discipline. La classifica Qs comprende ora 56 università italiane, per un totale di 577 piazzamenti in classifica – con un aumento netto di 47 rispetto all’edizione precedente – in 55 discipline accademiche, tra cui Musica, la new-entry di questa edizione. Tra le novità, 71 nuovi piazzamenti italiani. Per quanto riguarda le performance, il 45% dei posti italiani in classifica è rimasto stabile, il 19% ha registrato un miglioramento, mentre il 24% ha subito un calo, con una leggera flessione complessiva del -5% rispetto all’anno scorso. Inoltre, le università italiane si sono aggiudicate 99 posizioni (3 in più rispetto alla scorsa edizione) nelle cinque grandi aree di studio: arti e scienze umane, ingegneria e tecnologia, scienze della vita, scienze naturali e scienze sociali. Seguono da vicino l’Università degli Studi di Milano e l’Università degli Studi di Napoli – Federico II, che completano la top five con una gamma diversificata di materie classificate. A parte Napoli, però, il Sud Italia non è rappresentato nella classifica Qs, dove svettano solo atenei del centro nord. La Sapienza ha registrato il miglioramento maggiore, con un incremento del 21%, segue a ruota l’Università Luiss Guido Carli con un miglioramento del 17% e il Politecnico di Milano con un miglioramento del 17%. Bene anche nel campo dell’arte e del design, con l’Istituto Marangoni e la Naba (Nuova accademia di Belle arti) che si classificano i primi 100 al mondo, come il Conservatorio di Roma Santa Cecilia. L’ università La Sapienza di Roma è quella che ha registrato il miglioramento maggiore, con un incremento del 21%. Segue a ruota l’Università Luiss Guido Carli con un miglioramento del 17% e il Politecnico di Milano con un miglioramento del 17%. Emerge dalla classifica Qs pubblicata dalla quale però si nota l’assenza di atenei d’eccellenza al Sud, eccetto quelli partenopei. Le università italiane – osservano i ricercatori di Qs – continuano a primeggiare e a scalare le classifiche in campi che vanno dalle arti e le discipline umanistiche agli studi ambientali, mostrando una tradizione di eccellenza e una spinta all’innovazione. In particolare: in Lettere e arti l’Italia conta 115 voci a livello tematico, con 22 tra le prime 50 al mondo. Nel settore degli Studi classici e Storia antica l’Italia rimane l’autorità mondiale. La Sapienza Università di Roma mantiene la prima posizione a livello mondiale e la Scuola Normale Superiore di Pisa (5th ) la segue nella top five. I significativi miglioramenti dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna, insieme a nuovi ingressi come l’Università di Bari, affermano il ruolo preminente dell’Italia negli studi classici. Anche l’Università Cattolica del Sacro Cuore e l’Università di Napoli – Federico II eccellono in questo campo, posizionandosi rispettivamente al 31esimo al 36esimo posto a livello globale. Le istituzioni italiane si distinguono anche nella Storia dell’arte, con tre università tra le prime 20 a livello globale. La Sapienza Università di Roma, al 14° posto, l’Università IUAV di Venezia, al 15°, e il Politecnico di Torino, al 18°, contribuiscono alla reputazione dell’Italia come culla della ricerca storica dell’arte. Nel campo dell’ingegneria e della tecnologia, l’Italia mostra la sua forza con un totale di 78 voci a livello tematico, con 13 università che entrano nella lista delle prime 50 al mondo. È positivo che 27 università italiane siano riconosciute in questo settore cruciale. In particolare, il Politecnico di Milano e il Politecnico di Torino guidano la classifica, assicurandosi ciascuno sette posizioni. Entrambi raggiungono il loro miglior piazzamento in quest’area in Ingegneria – Meccanica, Aeronautica e Manifatturiera posizionandosi rispettivamente al nono e al 28esimo posto. Le scienze della vita emergono come un’area di spicco per le università italiane nella classifica mondiale delle università Qs, con un totale di 128 voci in varie discipline. Ben 37 atenei contribuiscono a questo riconoscimento. In particolare, tre università entrano nella top 50 mondiale, mentre venti si piazzano tra le prime 200 al mondo nel campo delle scienze della vita. L’Università degli Studi di Milano conquista la 33ma posizione a livello mondiale in Farmacia e la 34a in Veterinaria. Nel frattempo, l’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna e la Sapienza Università di Roma fanno notevoli passi avanti, entrando nella top 100 mondiale per Medicina. L’Università Cattolica del Sacro Cuore guadagna un posto tra i primi 200 al mondo per Medicina, migliorando ulteriormente la posizione dell’Italia nella ricerca e nell’istruzione medica. Inoltre, l’Università di Napoli – Federico II entra nella top 100 mondiale in Farmacia e anche in Agraria. Nel campo delle Scienze Naturali, l’Italia si distingue per un totale di 132 piazzamenti, un risultato positivo che include sette posizioni tra le prime 100 al mondo e altre 25 tra le prime 150 al mondo. In questo dominio sono state riconosciute 31 università italiane. A guidare la classifica è il Politecnico di Milano, che si classifica al 31mo posto in Matematica. Inoltre, il suo notevole debutto nella Chimica lo posiziona tra i primi 150 al mondo. Nel campo delle Scienze sociali, l’Italia vanta 123 piazzamenti che abbracciano diverse discipline accademiche, con 11 tra le stimate top 50 a livello globale e altre 26 tra le prestigiose top 100. Tra queste, l’Università Commerciale Luigi Bocconi conquista le prime posizioni in diversi campi. In particolare, si posiziona tra i primi 10 per Marketing e Business Studies e tra i primi 20 per Economia e Contabilità e Finanza.
CRONACA
11 aprile 2024
Università italiane al settimo posto in tutto il mondo: Napoli c’è ma il Sud arranca