Un’Italia plasmata sulla forza del lavoro e delle idee, degna delle aspettative di un intero Paese che sogna nuove notti magiche. E’ il mantra del ct azzurro Luciano Spalletti che, tra speranze e voglia di ripartire, lancia la sua Nazionale verso l’attesa e complicata sfida di un Europeo da giocare da campioni in carica, ma con l’handicap d’aver mancato per la seconda volta nella sua storia il Mondiale di calcio. Una doppia delusione difficile da dimenticare (Russia 2018 e Qatar 2022) a cui si è aggiunto l’addio-choc alla panchina azzurra di Roberto Mancini la scorsa estate. Cambio di rotta, inaspettato quanto improvviso, che ha portato il tecnico del Napoli campione d’Italia a prendere il timone di un’Italia che sembrava alla deriva dovendosi ancora qualificare agli Europei di Germania. Eppure in poco meno di tre mesi gli azzurri guidati dall’allenatore toscano si sono presi la qualificazione e, anche se inseriti in un girone di ferro (il B) con Spagna, Croazia e Albania, non vogliono pensare ad un torneo da comprimari che li vedrà difendere il trofeo conquistato a Wembley. Salito al comando della ‘nave’ azzurra, Spalletti ha portato subito il suo credo calcistico che lo ha visto trionfare a Napoli con un 4-3-3 spinto capace di coniugare il bel gioco con i risultati in nome della mentalità vincente. Un’alchimia densa di ripartenze e scambi brevi sorretta da una difesa di ferro, ma capace anche di impostare l’azione. La sua Italia, insomma, è una squadra che gioca a calcio e che cerca – a prescindere dalle caratteristiche dell’avversario – di fare la partita mettendo in campo le idee del suo allenatore. Che poi ci riesca o meno è un altro discorso. Dopo il passaggio a vuoto al debutto contro la Macedonia del Nord a Skopje, la Nazionale di Spalletti si è pian piano ripresa centrando il pass per la Germania e mostrando un calcio propositivo disposto anche a sperimentare assetti tattici diversi. Quella che si presenterà nel ritiro tedesco di Iserlohn sarà una Nazionale basata sul blocco Inter con Barella punto fermo a centrocampo insieme a Frattesi e Di Marco e Darmian in difesa dove si è dovuto fare a meno all’ultimo momento di Acerbi, out per i postumi di una pubalgia. In avanti fa ben sperare un ritrovato Chiesa che dovrebbe/potrebbe far coppia fissa con il bomber che Spalletti e l’Italia speravano di ritrovare, ovvero Scamacca. L’attaccante ha disegnato un finale di stagione da ricordare e grande protagonista con l’Atalanta capace di stupite tutti vincendo l’Europa League. In porta il capitano azzurro Donnarumma mai messo in discussione nonostante un finale di stagione al Psg tra papere e critiche. “Ora viene il bello”, aveva commentato Spalletti subito dopo la qualificazione. Chiamato a sostituire Mancini per raddrizzare la rotta azzurra e recuperare la qualificazione a Euro 2024 che stava per scappar di mano. Il bello che deve venire non è solo nel livello che inevitabilmente si alza, ma anche nel lavoro che Spalletti ha in testa. L’Italia è inserita in un girone duro con Spagna, Croazia e Albania – la squadra più offensiva d’Europa, quella col maggior tasso tecnico e una dirimpettaia geografica con cui incrocia da tempo destini non solo calcistici – ma si proietta con ottimismo sull’Europeo 2024. Nonostante qualche pedina persa per strada: in Germania non ci sarà oltre ad Acerbi anche il lungodegente Domenico Berardi. Per l’attaccante del Sassuolo continua la sfortuna: al rientro dopo l’ennesimo stop il giocatore si è fatto di nuovo male, tendine d’Achille ko e addio Europei. Niente da fare anche per Destiny Udogie: l’esterno del Tottenham classe 2002 con tre chiamate in azzurro e tutte sotto l’egida di Spalletti, si è dovuto operare a fine aprile. Il torneo per gli azzurri comincerà il 15 giugno, a Dortmund (nello stadio della semifinale con la Germania di quel magico 2006) contro l’Albania, rivelazione delle qualificazioni. Poi, il 20 la sfida alla Spagna a Gelsenkirchen, e la chiusura il 24 contro la Croazia, a Lipsia. Si qualificano le prime due e le quattro migliori terze. Difficile quindi seguire i possibili incroci del tabellone: l’Italia sa però che da prima affronterebbe una ripescata, da seconda la seconda del gruppo A (Germania, Ungheria, Svizzera e Scozia: girone morbido), da ripescata invece la vincente del girone F, dove sono Portogallo, la Turchia di Montella – uno dei cinque ct italiani di Euro 2024 – la Repubblica Ceca e una squadra dai play off. (
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2 giugno 2024
Euro 2024: l’Italia in Germania, sognando altra impresa