Al Massachusetts Institute of Technology (MIT) prende vita un progetto davvero innovativo chiamato “Future You”, sviluppato presso il Media Lab dell’università. Quest’iniziativa si propone di utilizzare uno strumento che sta spopolando negli ultimi anni, l’intelligenza artificiale (IA). Tutto questo nasce con lo scopo di offrire un’esperienza unica e profonda ai partecipanti selezionati: interagire virtualmente con il proprio “sé futuro”, al quale possono porre domande o chiedere consigli. Il progetto “Future You” ha coinvolto 344 giovani volontari, compresi nella fascia d’età tra i 18 e i 30 anni. Ogni partecipante è stato invitato a condividere dettagli molto personali e privati, e a immaginare in modo vivido il proprio futuro ideale e quello che si aspettano di diventare tra alcuni anni, delineando obiettivi personali, professionali, relazionali e molto altro. Questi dati sono stati utilizzati per alimentare un avanzato modello di linguaggio basato sul sistema GPT-3.5, già noto per la sua capacità di generare testi uman-like, ovvero con l’utilizzo di un linguaggio quanto più verosimile rispetto a quello utilizzato dai veri umani, e di comprendere e rispondere in modo coerente al linguaggio naturale delle persone. Al cuore del progetto sta l’intelligenza artificiale che agisce come un “sé futuro” digitale per ciascun partecipante, differenziandosi per ognuno rispetto a specifiche caratteristiche individuali. Sfruttando le informazioni fornite dai partecipanti, il sistema d’intelligenza artificiale crea ricordi sintetici e narrazioni ipotetiche che rappresentano possibili esperienze future dei partecipanti. Questo “sé futuro” digitale non predice, ma esplora scenari basati sulle aspirazioni e le proiezioni personali dei partecipanti, immaginando per la persona il possibile futuro più appropriato alle sue ambizioni. Se un partecipante, ad esempio, immagina di diventare insegnante, il chatbot potrebbe descrivere dettagliatamente un futuro in cui ha aiutato uno studente a superare un esame difficile, condividendo all’istante il senso di realizzazione e gratificazione che ne deriva. Se invece, il giovane volontario sogna di diventare un medico, il sistema potrebbe condividere con lui uno scenario in cui racconta di come ha superato brillantemente una difficile seduta operatoria di un paziente in gravi condizioni di salute. Questi scenari ipotetici ma realistici, sono progettati per essere convincenti e rivelatori, incoraggiando i partecipanti a riflettere sulle loro ambizioni e a considerare diverse possibilità per il proprio futuro. Numerosi partecipanti hanno riportato emozioni reali durante le interazioni con il loro “sé futuro” digitale, nonostante la natura artificiale dell’esperienza. Statisticamente si può affermare di aver riscontrato sensazioni di consolazione e sollievo per il futuro, anche se la vita immaginata potrebbe differire dalle aspettative iniziali. Molti hanno trovato soddisfacenti le conversazioni con il loro alter ego digitale, grazie alla capacità dell’intelligenza artificiale di creare scenari plausibili e significativi. Pat Pataranutaporn, uno dei ricercatori chiave del progetto, ha sottolineato che l’obiettivo principale è promuovere una riflessione a lungo termine e un cambiamento comportamentale positivo tra i partecipanti. Interagire con il “sé futuro” può motivare le persone a prendere decisioni più consapevoli nel presente, ottimizzando così il loro benessere e le loro scelte di vita futura, o aiutare chi si trova in difficoltà rispetto alle scelte più complicate della loro vita come quella del lavoro o del percorso di studi per cui optare. Il progetto “Future You” rappresenta un’applicazione davvero innovativa dei principi della scienza comportamentale, ancora oggi non del tutto esplorata. L’efficacia del progetto dipenderà dalla capacità dell’intelligenza artificiale di creare interazioni autentiche e significative, che influenzino positivamente il comportamento dei partecipanti. I ricercatori si stanno adoperando per fare in modo che questo sistema non si sostituisca del tutto alla capacità umana, ma che sia per tutti solo un supporto significativo ed utile, per rendere la vita più semplice e produttiva. Mentre il concetto di parlare con il proprio sé futuro può sembrare fantascientifico, grazie agli avanzamenti dell’intelligenza artificiale sta diventando sempre più reale e tangibile. “Future You” del MIT dimostra che il futuro non è solo qualcosa da aspettare passivamente o da cui farsi attraversare con ansia, ma può essere esplorato, plasmato e modificato attivamente attraverso la riflessione e la progettazione consapevole del proprio percorso di vita ideale. Questo progetto apre nuove strade nel campo della psicologia comportamentale e dell’intelligenza artificiale, promette di avere un impatto significativo sul modo in cui le persone pensano al loro futuro e prendono decisioni cruciali per il loro benessere e successo personale.
CRONACA
18 giugno 2024
I nuovi passi dell’intelligenza artificiale: un dialogo con se stessi nel futuro