Napoli. “Ci vuole un bel coraggio a parlare di straordinario successo quando si lasciano a piedi decine di migliaia di passeggeri per motivi tecnici (ed incomprensibili per gli utenti) e centinaia di lavoratori che non aderiscono allo sciopero con le mani nelle mani a non far nulla. D’altronde il sindacato Orsa di Eav considera il proprio reparto da sempre come se fosse autonomo dal destino dell’intera azienda. Immaginiamoci se ogni comparto dell’azienda facesse sciopero a turno bloccando la ferrovia: una volta i macchinisti come è successo oggi. Una volta i capostazione. Una volta gli amministrativi. Una volta il Dco , una volta gli operai della manutenzione e così via”.
E’ quanto si legge in una nota diffusa da Eav che replica alle affermazioni del sindactato Orsa in merito allo sciopero di oggi. “La ferrovia è come una catena di montaggio se manca un passaggio si ferma tutto. Se un solo addetto al passaggio a livello fa sciopero (e non si può sostituire per condotta antisindacale) la ferrovia si ferma. Non può funzionare così. Il mondo è cambiato e bisogna stare al passo con i tempi”, prosegue la nota ricordando, tra l’altro, che nell’ultimo annoè stato firmata un accordo “da 6 sindacati su 8 che consente di evitare un assurdo storico, per fare un’ora di straordinario ne devo pagare sette, cioè un intero turno”.
“È venuto il momento di ragionare che ognuno non può andare per conto suo e che se l’azienda va a fallimento la responsabilità è di tutti, dobbiamo sentirci l’uno parte dell’altro perché in caso contrario non ci sono prospettive di andar lontano. Oggi ha aderito allo sciopero la maggioranza del personale viaggiante treni, ma soltanto due persone degli altri reparti della ferrovia e pochissimi autisti di pullman. Un segno evidente che la stragrande maggioranza dei lavoratori di Eav ritiene lo sciopero del personale viaggiante ferrovia ingiustificato”, conclude la nota.