“Aiutatemi a non uccidere più”. Lo ha detto Mario Eutizia, 47enne che ieri si è autodenunciato alla Procura di Santa Maria Capua Vetere per l’omicidio di quattro anziani presso i quali svolgeva mansione di badante e per questo sottoposto a decreto di fermo. Eutizia, assistito dagli avvocati Gennaro Romano e Antonio Daniele, ha raccontato di aver svolto mansioni di badante negli ultimi dieci anni, nonostante non avesse alcun titolo professionale abilitante. I primi due omicidi, secondo quanto ha riferito, sarebbero avvenuti circa dieci anni fa a Latina, mentre gli ultimi due, per i quali ha fornito dati anagrafici corretti e verificati delle vittime, a Casoria (Napoli) e a Vibonati (Salerno) nell’ultimo anno. In entrambi i casi accertati gli anziani deceduti erano affetti da patologie oncologiche e demenze senili. Eutizia ha confessato di aver deciso di somministrare dosi massicce di farmaci, ripetutamente e in un ampio lasso temporale, in quanto spinto a suo dire da “una profonda compassione e pietà” per gli stessi. Eutizia si è poi rivolto al pm della Procura di Santa Maria Capua Vetere chiedendo di essere aiutato a “non uccidere più” perché, nel caso si fosse trovato nelle stesse condizioni, a suo dire avrebbe potuto uccidere ancora, ben conscio di non poter reggere una sofferenza tale.
CRONACA
23 agosto 2024
Napoli, badante confessa 4 omicidi: “Aiutatemi a non uccidere più”