Una delegazione del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria, guidata dal segretario generale Donato Capece, sta visitando le carceri napoletane. Oggi hanno varcato i cancelli di Poggioreale e Secondigliano. «A Napoli abbiamo più di 11.300 persone coinvolte tra carceri per adulti e minori e rispettive aree penali esterne – spiega Capece – 2.100 sono detenute a Poggioreale, 1.429 a Secondigliano, 6.375 gli adulti in carico all’area penale esterna e 1.254 i minori in carico. A questi vanno aggiunti 87 ingressi stabili nel Centro di prima accoglienza di Napoli e 73 presenti nell’IPM di Nisida. La cosa grave è che gli organici dei reparti di Polizia Penitenziaria, nel solo napoletano, necessiterebbero di almeno altri 1.000 nuovi agenti».
Capece mette sul tavolo il tema dell’alta concentrazione di detenuti tossicodipendenti (quasi il 30%) che comporta notevoli problemi di gestione, soprattutto in relazione agli interventi sanitari necessari. Altra criticità è quella connessa ai troppi detenuti con problemi psichiatrici riversati nelle carceri dopo la chiusura degli Opg. L’ultima gravissima emergenza penitenziaria è l’inadeguatezza dell’assistenza sanitaria nelle carceri. Inadeguatezza che comporta un esagerato via vai di detenuti tra il carcere e le strutture ospedaliere con inevitabile ricaduta sui carichi di lavoro e sulla sicurezza e l’ordine pubblico.