Castellammare. Quando piove, la balneabilità non è garantita per il litorale di Castellammare di Stabia. Si può sintetizzare così il balletto delle analisi dell’Arpac delle ultime settimane. Le ultime, quelle del 23 settembre scorso, certificano che i valori sia per lo specchio d’acqua antistante la villa comunale che per via De Gasperi sono entro i limiti di soglia. Mentre quelle precedenti del 12 settembre avevano fatto rilevare una presenza di batteri – dannosi per la salute umana – nettamente superiori al livello consentito. C’è da dire che le analisi svolte il 12 settembre sono coincise con un periodo di forti piogge, che ha provocato anche smottamenti dal Monte Pendolo a Gragnano, a testimonianza che proprio le abbondanti precipitazioni condizionano l’esito degli accertamenti condotti dall’agenzia regionale. Nella giornata di ieri, però, ci ha pensato il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, a tagliare la testa al toro e ordinare il divieto di balneazione per l’intero litorale che va dalla villa comunale fino a Marina di Stabia. Nel provvedimento viene spiegato che la decisione è stata assunta a seguito «del continuo perpetuarsi di allerte meteo», che hanno prolungato «uno stato di incertezza sulla qualità delle acque marine». Stop ai tuffi, dunque, almeno fino a fine anno. La decisione, in ogni caso, è temporanea. A fine 2024, infatti, su indicazione dell’Arpac, la Regione Campania classificherà come balneabile il tratto della villa comunale di Castellammare di Stabia. Un provvedimento dovuto alle analisi svolte negli ultimi 3 anni, che hanno certificato nella quasi totalità dei casi che la presenza di batteri nello specchio d’acqua antistante la villa comunale è abbondantemente entro i limiti di soglia. E da questo punto di vista, anche l’amministrazione comunale non sembra affatto intenzionata a fare passi indietro. Il recupero della balneabilità in villa comunale, dopo oltre mezzo secolo, è il risultato bandiera del centrosinistra regionale e l’ordinanza che vieta i tuffi sarà revocata. Almeno due i motivi che spingono la giunta Vicinanza a tirare dritto. Il primo, e più banale, è che proprio le analisi dell’Arpac certificano che quando non ci sono piogge è possibile fare il bagno in villa comunale senza alcun pericolo per la salute pubblica. Il secondo è che sono in corso lavori che andranno ad alleggerire la pressione sul rivo San Marco, come la nuova rete fognaria di via Raiola e il collettore di Gragnano, che potrebbero addirittura risolvere definitivamente il problema degli scarichi civili che finiscono in mare, quando si verifica il problema del troppo pieno a causa delle abbondanti piogge. Questi i motivi che spingono l’amministrazione anche a programmare quella che sarà la prossima estate. Presto si comincerà a discutere della questione del piano spiagge, perché ciò che si è arrangiato quest’anno è proprio l’organizzazione dell’arenile, “depilato” dell’erba poi ricresciuta e lasciato senza servizi. Toccherà all’amministrazione comunale sottoporre alla maggioranza un nuovo disegno del litorale.
CRONACA
27 settembre 2024
Castellammare. Stop ai tuffi in villa, con le piogge non si può garantire la balneabilità