Castellammare. Progettati, realizzati, ammirati, diventati per un po’ un’attrattiva turistica, infine dimenticati e abbandonati al loro deterioramento. Si può riassumere così la storia dei murales del centro antico di Castellammare. Oggi le opere realizzate nel 2021 stanno cadendo letteralmente a pezzi. Il maltempo e le piogge hanno fatto la loro parte, la trascuratezza e il non voler portare avanti un progetto che aveva restituito un po’ di entusiasmo nel centro antico e dell’Acqua della Madonna hanno fatto il resto. Quello dello “Street art Festival” è stata un’iniziativa messa in campo nel settembre 2021 dall’ex amministrazione guidata da Gaetano Cimmino. L’obiettivo era quello di raccontare la storia e le bellezze della città attraverso la realizzazione di murales dipinti proprio sugli edifici e tra i vicoli dei rioni del Centro Antico e dell’Acqua della Madonna. Una scelta non casuale, quella della locazione delle opere, dettata dal desiderio di voler provare a rilanciare una zona di Castellammare dalle enormi potenzialità ma negli anni divorata dalla camorra e dalla microcriminalità. Di certo, e questo va detto, non sarebbero mai bastati solo dei murales per rilanciare l’intera area, ma il voler ridare bellezza in alcuni quartieri oggi segnati dal degrado, poteva significare ridare un segno di speranza alla parte più sana della cittadinanza e allo stesso tempo regalare un’attrattiva turistica. Un’idea che cominciò a piacere proprio a tutti, così, come Castellammare, anche Gragnano e Pompei organizzarono il loro “Street art Festival”, con l’unica differenza, e anche determinate, che nel comune dei Lattari e in quello Mariano, la manifestazione si è ripetuta nel tempo, riscuotendo un enorme successo. A Castellammare tutto è rimasto fermo al 2021, e le opere stanno subendo il deterioramento dovuto all’abbandono e alla trascuratezza. Entrando in città da via Acton, non si può non notare “Il segreto di Stabiae”, l’opera maestosa dell’artista francese Mto che ha raffigurato un invito alla ribellione verso lo stato di abbandono delle terme cittadine attraverso la realizzazione di un Davide, il popolo, in procinto di colpire Golia, il potere, impugnando, anziché la fionda, un’ampolla e un clistere, usati in antichità per curare diverse malattie, così come le acquee di Castellammare. Oggi il murales è il più danneggiato con diverse parti ormai scolorite. Nella stessa condizione ormai versano anche le opere sparse tra i vicoli dei rioni del centro antico. mdf
CRONACA
28 settembre 2024
Castellammare. Murales nel centro storico, il progetto mai decollato