Castellammare. Il caso dell’installazione di un nuovo ripetitore telefonico della compagnia Illiad, in via Schito, approda in consiglio comunale. Il confronto in aula, aperto anche ai comitati dei cittadini, si svolgerà il prossimo 10 ottobre e ai consiglieri comunali toccherà affrontare la questione del regolamento approvato dai commissari straordinari (che hanno governato la città per due anni dopo lo scioglimento per camorra del 2022) che ha dato il via libera all’installazione di 70 nuove antenne in città. Il consiglio comunale è stato richiesto dall’opposizione che due settimane fa ha protocollato la richiesta a Palazzo Farnese, per una seduta monotematica. Secondo Pasquale D’Apice, Antonio Federico, Rosanna De Simone, Antonio Alfano, Teresa Cesarano, Mario D’Apuzzo, Antonio Cimmino, Nicola De Filippo c’è la necessità di un confronto urgente su una questione che riguarda da vicino i cittadini e soprattutto la necessità da parte della pubblica amministrazione di garantire sia dal punto di vista igienico che sanitario la tutela degli stabiesi, in particolare per quanto riguarda la protezione dalle esposizioni a campi elettro-magnetici. Nel mirino dell’opposizione finisce il regolamento comunale per l’installazione degli impianti di telecomunicazione, approvato dai commissari straordinari che s’insediarono a Palazzo Farnese dopo lo scioglimento del consiglio comunale per infiltrazioni della criminalità organizzata. «Un provvedimento che va esaminato per valutarne l’applicabilità sul nostro territorio», è la proposta avanzata dalla minoranza. Va detto che il regolamento approvato dai commissari, a seguito di uno studio condotto da una società specializzata nel settore, dava il via libera all’installazione di settanta nuovi ripetitori sul territorio comunale. Ed è proprio su questo che adesso si concentra l’attenzione delle forze politiche di opposizione, partendo dalla protesta nata nella periferia stabiese, tra i quartieri Annunziatella, Ponte Persica e Pioppaino. I residenti di quella zona sono preoccupati perché il terreno privato individuato dalla compagnia telefonica per l’installazione del nuovo ripetitore telefonico si trova proprio al centro della periferia nord. Nelle settimane scorse è stata avviata anche una raccolta firme con l’obiettivo di chiedere al Comune di assumere qualsiasi iniziativa utile per impedire l’installazione dell’antenna. I banchetti furono sistemati anche all’esterno della chiesa dell’Annunziatella, con i promotori dell’iniziativa che illustrarono le loro preoccupazioni per quanto riguarda le possibile conseguenze per la salute dei residenti. Ritenendo anche che l’installazione di un nuovo ripetitore potesse andare a danneggiarli anche dal punto di vista economico, per il possibile deprezzamento degli immobili che sono a ridosso dell’area dove dovrebbe essere allestita la nuova antenna. Una questione di cui adesso dovrà occuparsene la politica, nel corso di un consiglio comunale che potrebbe prevedere anche la partecipazione dei comitati dei cittadini pronti a spiegare le loro ragioni.
CRONACA
29 settembre 2024
Castellammare. Settanta nuovi ripetitori da installare in città, si valutano modifiche al regolamento