“In campagna elettorale mi sono speso in prima persona con imprenditori, cittadini e parenti per imporre il voto a favore di Maurizio Falanga… ci tengo a precisare che quando io mi muovevo a Poggiomarino a sostegno di un certo candidato era palese che quella persona era in mia rappresentanza e quindi non aveva bisogno di fare uso di minacce per ottenere il voto”. A parlare, in un interrogatorio, della vicenda delle elezioni a Poggiomarino e degli accordi presi per condizionarle, è il boss Rosario Giugliano (dal giugno 2023 collaboratore di giustizia). L’interrogatorio risale al 4 ottobre 2023 ed è agli atti dell’inchiesta sul voto di scambio politico-mafioso a Poggiomarino, in occasione della tornata elettorale del 20 e 21 settembre 2020 su cui hanno indagato i carabinieri di Torre Annunziata e la Dda di Napoli. “Pur non partecipando a riunioni di formazione della Giunta – ha detto ancora Giugliano agli inquirenti – ero costantemente informato di tutto da Franco Carillo… ricordo che si discusse molto sulla nomina dell’assessore ai lavori pubblici che mi stava più a cuore… Franco Carillo, che era il mio preferito, mi disse che non voleva esporsi troppo e suggerì il nome di Luigi Belcuore…”. “Nel corso di uno dei nostri incontri, Belcuore – ha detto ancora il collaboratore di giustizia – mi disse che avrebbe accettato l’incarico di assessore ai lavori pubblici se però gli veniva riconosciuta anche la carica di vice sindaco… mi spesi con Franco Carillo per farsi portatore di questa istanza e malgrado le resistenze delle altre forze politiche, passò questa mozione”.
CRONACA
21 ottobre 2024
Politica e clan a Poggiomarino, il boss pentito: “Mi impegnai personalmente per far votare Falanga alle elezioni”