Torre del Greco. Caos e crisi all’interno delle storiche «piazzette» del centro cittadino, la squadra di governo cittadino guidata dal sindaco Luigi Mennella corre ai ripari dopo gli appelli e le proteste dei commercianti delle aree mercato: in arrivo una «deroga» al regolamento comunale per consentire l’apertura pomeridiana di tutte le attività di largo Santissimo e via Falanga. Ma la «soluzione» individuata dall’ente di palazzo Baronale rischia di aprire un nuovo fronte di guerra tra gli esercenti e la maggioranza uscita vincitrice dalle elezioni del maggio 2023.
La task force
La questione affonda le proprie radici nella task force avviata a settembre dalla polizia municipale per ripristinare – dietro ordine del sindaco e dell’assessore alle attività produttive Salvatore Piro – l’ordine e la legalità nelle «piazzette», con particolare attenzione all’occupazione di suolo pubblico. Dopo una serie di «avvertimenti» a commercianti e ambulanti, a inizio ottobre sono scattate le prime ordinanze di chiusura temporanea – provvedimento di 5 giorni – a carico di otto esercenti fuorilegge e sono stati intensificati i controlli per il rispetto del regolamento comunale relativo alle aree mercatali, con particolare riferimento alla chiusura delle attività alle 14. Una stretta decisa per consentire un’adeguata pulizia delle «piazzette» di largo Santissimo e via Falanga, ma capace di scatenare inevitabili proteste – legati all’incubo di mancati incassi – da parte dei commercianti, pronti a chiedere di essere ascoltati in municipio per illustrare le proprie ragioni.
Lo scontro politico
Ma le legittime istanze degli esercenti sono finiti al centro di un vero e proprio «caso politico» a palazzo Baronale, con la maggioranza guidata dal sindaco Luigi Mennella decisa – attraverso i «muri» alzati dal presidente del consiglio comunale Gaetano Frulio e dalla «ventriloqua» Iolanda Mennella, azionata dal suo partner elettorale Felice Gaglione – a mettere i bastoni tra le ruote al presidente della commissione trasparenza Luigi Mele, intenzionato a dare voce ai commercianti a palazzo Baronale. Alla fine – visto il secco rifiuto di Gaetano Frulio, non a caso ribattezzato dai colleghi come il «baroncino» del Comune, all’utilizzo della sala consiliare – gli esercenti sono stati «ricevuti» dal solo Luigi Mele nei giardinetti del municipio, dove hanno manifestato le proprie perplessità sulla «soluzione» individuata dall’amministrazione comunale. Ovvero, la chiusura delle attività solo dalle 14 alle 16 in modo da consentire la pulizia e lo spazzamento delle «piazzette». «Questo provvedimento ci costringerebbe a smontare e rimontare le bancarelle, operazione che richiede tempo e lavoro – le obiezioni dei commercianti -. Rispettando le delimitazioni di suolo pubblico, non si intralcia le operazioni di raccolta dei rifiuti. Per lo spazzamento dei marciapiedi siamo disponibili a provvedere da soli alla pulizia delle aree occupate dalle bancarelle piuttosto che rischiare di vedere precipitare gli affari». Insomma, la fumata bianca per la tregua nelle «piazzette» sembra lontana.
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