Terzo mandato e riforma elettorale regionale. La proposta del centrosinistra agita sia la maggioranza che l’opposizione. Nervi tesi soprattutto in casa Pd che deve dividersi tra le pressioni di De Luca e i silenzi della segreteria romana, ma anche nel centrodestra che contesta alcuni passaggi della legge di riforma.
Il caso sindaci. “E’ iniqua e senza senso la previsione sulla ineleggibilita’ dei sindaci proposta dal Pd della Campania in quanto discrimina i primi cittadini e non affronta con serietà eventuali questioni sulle incompatibilita’ elettorali”. E’ quanto affermano il presidente di Sud protagonista Salvatore Ronghi ed il sindaco di Roscigno Pino Palmieri. “Nei Comuni al di sotto dei 5000 abitanti, ai quali si vuole estendere l’incandidabilita’, obbligare i sindaci a dimettersi sei mesi prima per partecipare alla Regionali è follia anche perchè in tali Comuni si aprirebbe un vuoto amministrativo posto che sono sempre meno le persone che partecipano al voto tanto che spesso a queste elezioni amministrative partecipa una sola lista”, hanno sottolineato Ronghi e Palmieri. “Non comprendiamo, inoltre, quale sarebbe il motivo per il quale prevedere la ineleggibilità dei sindaci dei Comuni minori. Forse il ‘timore’ di alcuni consiglieri regionali di competere con essi? – hanno osservato Ronghi e Palmieri -. E che dire dei consiglieri eegionali che svolgono professioni, esercitano in strutture sanitarie o ricoprono incarichi gestionali di Enti e partecipate pubbliche, li facciamo mettere in aspettative sei mesi prima?” scrive il centrodestra. “Obbligare i sindaci dei piccoli comuni a dimettersi sei mesi prima delle regionali, e’ ingiusto e senza senso e, quindi – hanno concluso – invitiamo il Pd a ritirare la sua proposta”.
Il caso Pd. “Dopo la situazione da separati in casa con De Luca, oggi un nuovo episodio si aggiunge alla saga che sta tenendo col fiato sospeso le sinistre: terzo mandato sì, terzo mandato no. E con quale legge elettorale? Ieri mattina, noi della Lega insieme agli amici del centrodestra ci siamo presentati puntuali alla seduta della commissione consiliare per discutere l’ordine del giorno ma, dopo varie ore di rinvii per assenza del Pd, si è consumato l’ennesimo psicodramma con rinvio definitivo a sabato pomeriggio. Per ora”. Lo afferma Severino Nappi, capogruppo della Lega nel Consiglio regionale della Campania. “Motivo? Il gioco del telefono con Elly Schlein e le trattative, a dir poco complicate, partito vs De Luca. Noi, in piene festività per i defunti, ci saremo, ma l’unico camposanto che vediamo all’orizzonte è il loro campo (largo)”, conclude. Sulla stessa lunghezza d’onda anche Franco Cascone di Forza Italia. “Oggi ‘desaparecidos’ i rappresentanti del Pd. La loro indecisione, l’incapacità di decidere una linea politica bloccano le Istituzioni. La commissione chiamata a discutere della legge elettorale e della ‘truffa’ del terzo mandato, il limite sui due partirebbe da oggi per salvare i destini di una persona, dopo quattro rinvii è slittata a sabato” le parole del consigliere regionale di Forza Italia in Campania. Il partito di Tajani entra poi anche nel merito: “Alzare la soglia di sbarramento per avere un consiglio regionale di qualità in cui i partiti hanno la responsabilità degli eletti” dichiara Fulvio Martusciello, coordinatore regionale di Forza Italia in Campania, durante un incontro. ‘’Con sbarramenti bassi può entrare in consiglio regionale chiunque senza radicamento e, soprattutto, senza responsabilità’’, ha proseguito Martusciello, aggiungendo che uno sbarramento al 5% contribuirebbe a liberare la Campania dai ricatti politici”. Martedì in aula. Martedì 5 novembre il Consiglio regionale della Campania discuterà la proposta di legge che, se approvata, potrebbe aprire la strada alla candidatura di Vincenzo De Luca per un terzo mandato consecutivo da presidente della Regione. La pdl “Disposizioni in materia di ineleggibilità alla carica di presidente della Giunta regionale”, presentata in Prima Commissione da Giuseppe Sommese di Azione, si propone di recepire la norma nazionale che vieta la candidatura di un presidente di Regione per un terzo mandato consecutivo; recependo solo ora la norma nazionale, però, il computo dei mandati consecutivi decorrerebbe dall’entrata in vigore della legge regionale, quindi dal mandato in corso. In questo modo De Luca nel 2025 avrebbe la possibilità di candidarsi per un ulteriore mandato da presidente della Regione Campania, dopo quelli iniziati nel 2015 e nel 2020. Nella stessa seduta di Consiglio regionale, fissata per mercoledì 5 novembre alle ore 10.30, si discuterà anche la proposta di legge per modifiche alla legge elettorale regionale, presentata dal capogruppo del Partito democratico Mario Casillo.