Boscoreale. Appartamenti, negozi e anche terreni nel lungo elenco dei beni sottratti alla camorra e che a breve saranno affidati al patrimonio del Comune di Boscoreale. Tra i terreni, figura un noccioleto per il quale l’amministrazione Pasquale Di Lauro ha pubblicato una manifestazione d’interesse all’Agenzia Nazionale per l’Amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità Organizzata per l’acquisizione definitiva e il successivo utilizzo. Si tratta di uno dei fondi agricoli sequestrati al clan Aquino – Annunziata e al boss Franco Casillo, alias “a vurzella”. Oltre agli immobili, figurano anche appezzamenti di terreno che, in parte, potrebbero essere destinati ad una delle scuole del territorio. La Città Metropolitana di Napoli nell’ambito del programma di miglioramento degli spazi didattici da offrire alla platea scolastica, ha espresso la necessità di recuperare un terreno da locare o acquistare nel territorio del Comune di Boscoreale da adibire a laboratorio tecnico per l’indirizzo Agrituristico dell’I.I.S. “Cesaro Vesevus”. La precedente amministrazione aveva manifestato la volontà di andare incontro alle esigenze dell’istituto, che intende realizzare un laboratorio all’aperto a favore degli studenti che frequenteranno l’indirizzo agrario. Ma non ci solo le scuole nei progetti di valorizzazione dei beni confiscati. Allo studio la possibilità di destinare alcuni immobili per eventuali emergenze abitative, ad esempio in caso di sfratti o in situazioni di urgenze. Sono diciannove i beni che la Procura della Repubblica di Napoli ha confiscato in via definitiva. Terreni, villette, un complesso residenziale con piscina annessa (abusiva) per un valore complessivo di circa 800mila euro. Un impero immobiliare che ora sarà acquisito al patrimonio comunale e che sorge in località Pellegrini, a via Vecchia Aquini, e Marchesa, frazioni rurali di Boscoreale. Una lingua di territorio dove sorge solo una piccola parte del patrimonio del clan riconducibili in massima parte al boss e ad alcuni esponenti della famiglia Annunziata. Sono stati gli agenti di polizia locale, agli ordini del comandante Vincenzo Aiello, a notificare gli atti di sequestro. Gli immobili destinati ad uso abitativo sono sei, tre dei quali occupati da famiglie. Si tratta di appartamenti che fanno parte di un complesso residenziale, all’interno del quale sono presenti box auto e persino una piscina realizzata senza le necessarie autorizzazioni. Tra i beni sequestrati, figurano anche nove appezzamenti agricoli, molti dei quali adibiti a serra. Allo stato attuale, l’unico immobile acquisito formalmente al patrimonio comunale è quello di via Papa Giovanni XXIII, confiscato al clan Pesacane, e affidato all’associazione Eiraionos con l’obiettivo di creare un luogo di legalità ed una “Biblioteca – Centro di Educazione alla lettura e alla genitorialità” particolarmente rivolto alla preadolescenza. Due pilastri, quello della legalità e della cultura, che si intrecciano in maniera indissolubile l’uno nell’altro: impossibile fare a meno di uno dei due.
CRONACA
17 dicembre 2024
Presentata la richiesta per un fondo confiscato, diventerà un laboratorio per un istituto superiore. In lista altri 18 beni
L’ex fortino del boss Casillo sarà affidato al Comune di Boscoreale