“In italia la prima mafia a utilizzare i social e’ stata la camorra. Nel mondo, i messicani, ma in Italia la camorra. E Tik tok viene usato dalle mafie perche’ le mafie si rivolgono ai giovani”. A spiegarlo, il procuratore capo di Napoli, Nicola Gratteri, spiegando che il gruppo Amato-Pagano, destinatario di una misura cautelare che riguarda 53 tra affiliati e vertici, esibiva la sua potenza sul social cinese. Un alto tenore di vita soprattutto delle due famiglie dei boss pubblicizzato con video in cui si contano mazzette di denaro o in cui si mostrano orologi e macchine di lusso. In strada, poi, sfilate con auto quali Ferrari e Lamborghini. “Queste mafie esternano la loro ricchezza, il loro potere che serve ad accalappiare i giovani, a irretire i giovani come dire ‘venite da noi, venite con noi, noi siamo il modello vincente, noi siamo quelli che possono farvi diventare ricchi'”, osserva Gratteri.
CRONACA
17 dicembre 2024
Smantellato il clan Amato-Pagano, la cosca utilizzava Tik Tok per sfoggiare ricchezza e convincere nuovi seguaci