Il vice ministro degli esteri saudita, Waleed El-Khereiji, ha invitato le parti sudanesi a impegnarsi nei colloqui di Jeddah. El-Khereiji ha accolto con favore l’estensione dell’apertura del valico di frontiera di Adre con il Ciad e ha affermato che la soluzione in Sudan inizia con la cessazione dei combattimenti.
El-Khereiji ha partecipato al terzo round di colloqui di pace sudanesi in Mauritania e ha ribadito l’impegno dell’Arabia Saudita nei confronti del popolo sudanese, sottolineando i suoi sforzi per mediare nel conflitto in corso tra le parti in guerra, iniziato nell’aprile 2023 e che da allora ha sfollato migliaia di persone in Sudan.
Un mese dopo l’inizio del conflitto, l’Arabia Saudita ha ospitato colloqui a Jeddah con le parti sudanesi e gli Stati Uniti, che hanno portato a un accordo di cessate il fuoco a breve termine e a un impegno a proteggere i civili, ripristinando al contempo la sicurezza e la stabilità in Sudan.
El-Khereiji ha affermato che “la soluzione alla crisi sudanese inizia con la cessazione dei combattimenti e il rafforzamento della risposta umanitaria del popolo sudanese”.Ha esortato le parti in guerra sudanesi ad aderire all’accordo di Jeddah del maggio 2023, che ha affermato funge da fondamento per il futuro politico, l’unità e la sovranità del Sudan, ha riferito la Saudi Press Agency.El-Khereiji ha elogiato le forze armate sudanesi per aver esteso l’apertura del valico di frontiera di Adre con il Ciad, utilizzato dalle agenzie umanitarie per la consegna degli aiuti, nonché l’apertura degli aeroporti di Kassala, Ndola ed El-Obeid.