Castellammare. La corsa di bar e locali ad arruolare deejay e casse dalle quali far rimbombare musica alla vigilia di Natale è già cominciata. Sono tanti quelli che si stanno attrezzando per il classico struscio stabiese, che ogni anno vede le piazze e le strade riempirsi di persone e giovani che si scambiano gli auguri prima di sedersi a tavola per il cenone. Una tradizione, ormai. Che spinge anche il Comune ad attrezzarsi per la chiudere le strade al traffico, prevedendo una maxi isola pedonale nel centro cittadino. Già da qualche anno, però, lo struscio divide gli stabiesi, perché se è vero che da un lato è bello vedere la città in festa, dall’altro bisogna constatare che si verificano eccessi anche pericolosi per certi versi. Non sono mancati, negli ultimi anni, giovani finiti in coma etilico e tanti costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso dell’ospedale San Leonardo, perché avevano alzato troppo il gomito. Così, come accade ogni anno, l’amministrazione comunale prova a limitare questo fenomeno, imponendo restrizioni alle attività commerciali rispetto alla vendita di alcolici. Sia per la vigilia di Natale che di Capodanno (in questo caso fino alle 8 del 1 gennaio) i negozi non potranno vendere bevande alcoliche da asporto. Per chi non dovesse rispettare l’ordinanza sindacale sono previste pesanti sanzioni, che possono portare fino alla chiusura temporanea dell’attività commerciale.
CRONACA
22 dicembre 2024
Castellammare. Brindisi selvaggi, vietata la vendita di alcolici alle vigilie di Natale e Capodanno