Roma. Nel 2024 lo spreco Alimentare è cresciuto del 15%. Tra la Vigilia di Natale e Capodanno, in Italia, si getteranno via 575mila tonnellate di cibo. Lo sperpero delle famiglie equivale ad un controvalore di 9,6 miliardi di euro, ossia 92 euro a famiglia.
A metterlo in evidenza è Ener2Crowd.com, la piattaforma ed app numero uno in Italia per gli investimenti green, che già nel 2019 aveva realizzato un analogo studio, basato su dati primari raccolti dall’International Center for Social Research e sull’analisi dei dati di Waste Watcher International e dell’ufficio statistico dell’Unione europea (Eurostat).
Rispetto a 5 anni fa, secondo quanto emerge dalla ricerca realizzata da Ener2Crowd.com, il valore economico annuale dello spreco italiano è dunque salito nel 2024 del 45,6%, con una media mensile di 30,6 euro a famiglia, un valore che si triplica appunto nel periodo di Natale.
”Ad andare in fumo è una somma di denaro ingente, che porta anche ad un’impennata del livello di inquinamento, perché ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce circa 4,5 tonnellate di CO2”, sottolinea Giorgio Mottironi, Cso e co-fondatore della società benefit Ener2Crowd, Chief Analyst del GreenVestingForum, il forum della finanza alternativa verde. “Lo spreco Alimentare globale è infatti associato a circa 3,3 miliardi di tonnellate di CO2 equivalente, rappresentando oltre il 7% delle emissioni totali”, aggiunge Niccolò Sovico, Ceo e co-fondatore di Ener2Crowd.com, riferendosi ad un recente rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra).
Le emissioni sarebbero anche di più: secondo le più recenti stime del Wwf il cibo prodotto per il consumo umano che finisce perso o sprecato sarebbe responsabile dell’8-10% delle emissioni nocive a livello globale.