Napoli. Da un lato il ritorno al bisturi, dall’altro la corsa alle ultime novità della medicina rigenerativa e l’intelligenza artificiale che sempre più spesso guida il medico. Evolve così, tra grandi classici e innovazione, l’approccio al ritocco di bellezza. Con un trend che spicca: l’aumento di richieste per riempire i volti svuotati dai nuovi farmaci antidiabetici dimagranti. Le cosiddette ‘Ozempic face’.
“Ringiovanimento, prevenzione e naturalezza saranno le parole chiave del 2025 in ambito estetico – spiega il chirurgo plastico Raffaele Rauso, già presidente della Federazione italiana medici estetici e già docente all’Università Vanvitelli di Napoli – I progressi tecnologici stanno favorendo risultati più naturali, in particolare grazie alla medicina rigenerativa che stimola processi di ringiovanimento cellulare. Parallelamente, gli interventi di chirurgia plastica tradizionali, come lifting e rinoplastica, continuano a consolidarsi, raggiungendo risultati sempre più soddisfacenti. Infine, all’orizzonte si intravedono nuovi trend che potrebbero affermarsi o restare marginali”.
Fra gli altri i trattamenti post-dimagrimento. Se negli Stati Uniti l’uso dei farmaci che mimano l’effetto dell’ormone Glp-1 per la perdita di peso ha portato a un aumento delle richieste di interventi estetici contro i segni del dimagrimento eccessivo, rilevano gli esperti, “in Italia questi farmaci sono ancora poco diffusi e con essi anche gli interventi correttivi. Ma il fenomeno potrebbe crescere nei prossimi anni”, prospetta Rauso.
I tradizionali interventi di chirurgia plastica non tramontano, anzi hanno registrato un incremento significativo (+5,5% in 1 anno secondo i dati 2023 dell’Isaps, l’International Society of Aesthetic Plastic Surgery), superiore alla crescita della medicina estetica (+1,7%), ricorda una nota. Le operazioni al volto, in particolare, sono aumentate del 19,6%.
“La sala operatoria offre risultati più definitivi e naturali rispetto a quelli ottenibili con la sola medicina estetica, il che spiega la crescente preferenza da parte dei pazienti – evidenzia Rauso – Il lifting consente di riposizionare i tessuti profondi del volto, mentre la rinoplastica permette di rimodellare il profilo con risultati estetici eccellenti e un post operatorio oggi molto più agevole. In aumento anche le richieste di protesi al mento, soprattutto tra gli uomini”.
Sembra tuttavia destinata a imporsi la medicina rigenerativa, “uno degli aspetti più innovativi della medicina estetica e non solo”, visto che la “terapia cellulare autologa consente di rigenerare i tessuti, ottimizzando i processi biologici di guarigione del corpo”.
Le applicazioni sono molteplici: “Dalla ricostruzione di tessuti danneggiati tramite micro-innesti di grasso arricchiti di cellule staminali al trattamento della calvizie e dell’alopecia androgenetica, fino a soluzioni per artriti e cartilagini – illustra lo specialista – In ambito estetico, trattamenti come il Prp (plasma ricco di piastrine) permettono di ottenere un ringiovanimento della pelle senza effetti artefatti, evitando gli eccessi che talvolta si riscontrano nell’uso improprio di filler”.
Un “approccio più delicato”, dunque, che sfrutta i meccanismi riparativi naturali del corpo per ottenere “benefici estetici graduali e duraturi”. In questo capitolo si inseriscono gli esosomi, “minuscole vescicole extracellulari generate da cellule che per qualcuno potrebbero diventare protagoniste della medicina rigenerativa grazie alla loro capacità di veicolare segnali tra le cellule, favorendo il ringiovanimento cutaneo. Ma ci sono ancora molti dubbi”, poiché “gli studi sono ancora limitati e servono ulteriori evidenze scientifiche.
Al momento è opportuno mantenere cautela”, precisa Rauso. Trasversale infine il ruolo dell’Ai, che “promette di supportare i medici nell’analisi dei canoni estetici, nella pianificazione degli interventi e nel raggiungimento di risultati più armoniosi”. L’intelligenza artificiale “ha un grande potenziale, ma è fondamentale che resti uno strumento al servizio del paziente – ammonisce il chirurgo – con un approccio centrato sulle sue esigenze”.