La Corte dei conti registra e la Gazzetta Ufficiale pubblica il decreto per la riparazione delle case nei Campi Flegrei danneggiate e rese inagibili nel terremoto del 20 maggio scorso. Chiuso l’iter, si passa alla fase operativa. Quando il ministero dell’Economia assegnerà alla Regione Campania le risorse che il governo ha stanziato come contributo dello Stato, si partirà con i lavori. Ad annunciarlo è il ministro per la Protezione civile Nello Musumeci, che dall’inizio ha seguito per il governo la vicenda dopo le richieste dei sindaci del territorio, nell’estate del 2023. Il decreto dispone l’assegnazione alla Regione Campania dei 50 milioni di euro (nel triennio 2024-2026) destinati al ripristino degli immobili privati dichiarati inagibili e localizzati nella ‘zona di intervento’ nei Comuni di Bacoli, Pozzuoli e Napoli. Il provvedimento, spiega il ministro, “definisce la tipologia degli interventi finanziabili, la determinazione dei contributi, i costi ammissibili, le modalità di calcolo del contributo, la domanda di contributo, la concessione e l’erogazione del contributo, l’esecuzione dei lavori, l’annullamento, revoca, decadenza e rinuncia del contributo, le disposizioni finanziarie e la rendicontazione”. Per quanto riguarda la rendicontazione, i Comuni rendicontano con cadenza semestrale al ministero dell’Economia e delle finanze ed alla presidenza del Consiglio (Dipartimento Casa Italia e Dipartimento della Protezione civile) l’intero ammontare dei fondi impegnati ed erogati nel periodo, relazionando sullo stato di avanzamento degli interventi. A dicembre nei campi si è tenuta ‘Exe Flegrei 2024′, la terza esercitazione di Protezione civile, per testare il Piano di allontanamento della popolazione, previsto nel Piano per il rischio vulcanico. E’ stata simulata la variazione di alcuni parametri del vulcano, segnalati dalla Commissione Grandi Rischi, il Comitato Operativo, si è attivata la Di.Coma.C, il luogo da cui verrebbe coordinato in caso di emergenza reale, l’allontanamento degli abitanti dell’area flegrea. Tra le attività sono stati testati la messa in sicurezza dei beni culturali nel Castello di Baia a Bacoli e il Piano di allontanamento dell’Accademia dell’Aeronautica a Pozzuoli. Poi ha partecipato anche la popolazione locale con simulazioni di evacuazione. La partecipazione è stata massiccia: “Abbiamo aperto una piccola breccia nel muro della indifferenza e del disincanto”, aveva commentato Musumeci.
CRONACA
10 gennaio 2025
Campi Flegrei: 50 milioni di euro per le case danneggiate dai terremoti