Nocera Inferiore. Omicidio in autostrada: a processo Gerardo Palumbo, il ragioniere di 65 anni – originario di Nocera Inferiore e residente a Roccapiemonte – accusato di avere ucciso sull’A16 il 54enne marocchino Msadd Hadraoui. La vittima sarebbe stata poi trasportata all’interno di un telo in un terreno in zona Trivio a Castel San Giorgio.
A stabilire il rinvio a giudizio è stato il giudice per le udienze preliminari Fortuna Basile del tribunale di Nola che – accogliendo la tesi della pubblica accusa – ha respinto la richiesta di abbreviato presentata dall’avvocato dell’imputato Marco Martello. Il presunto omicida ha anche rilasciato dichiarazioni spontanee affermando di non aver ucciso il 54enne ma di aver portato solo il corpo dall’autostrada e che quel delitto sarebbe stato commesso da un connazionale della vittima. Respinta inoltre la richiesta di un supplemento delle indagini per identificare colui che secondo l’imputato sarebbe stato l’autore materiale del delitto.
Tutto inutile. Secondo la procura di Nola, Gerardo Palumbo avrebbe ucciso lo straniero in autostrada a Casalnuovo di Napoli, mentre si recavano in aeroporto a Capodichino per un viaggio in Marocco senza però comprare nessun biglietto d’aereo. In particolare, in una piazzola dell’A16 il ragioniere avrebbe estratto la pistola calibro 38 e avrebbe ucciso lo straniero residente da trent’anni a Castel San Giorgio.
L’incensurato accusato di omicidio è in carcere a Fuorni dal giorno del rinvenimento del corpo. Nonostante si professi innocente, il ragioniere è l’unico indagato per l’uccisione dell’extracomunitario al quale lo legavano rapporti di amicizia e affari. Secondo la moglie della vittima – assistita dall’avvocato Manuel Capuano – i due gestivano un traffico di ingressi dal Marocco servendosi di falsi contratti di lavoro. I fatti risalgono al 29 gennaio scorso.
Secondo l’accusa, Gerardo Palumbo, “esplodendo un colpo di arma da fuoco al capo cagionava la morte di Msadd. Con l’aggravante di aver commesso il fatto con premeditazione e in particolare attraverso una adeguata organizzazione di mezzi e predisposizione delle modalità esecutive consistite nel concordare un appuntamento con la vittima per farsi accompagnare all’aeroporto di Napoli per prendere un volo per Casablanca senza aver acquistato in realtà alcun biglietto, nel portare con sé, in occasione del concordato incontro, una pistola calibro 38, nel condurre la vittima dapprima in un luogo isolato e successivamente nell’area di sosta dell’autostrada A16, direzione Napoli, al chilometro 2,700 dove per eseguire il delitto parcheggiava l’autovettura in prossimità del guardrail precludendo alla vittima qualsiasi possibilità di fuga”. Poi avrebbe “portato il cadavere dell’uomo coperto da un telo in zona Trivio a Castel San Giorgio”.
Ora Il ragioniere si dovrà difendere dalle accuse di omicidio premeditato e occultamento di cadavere davanti ai giudici della Corte d’Assise di Napoli a partire dagli inizi di febbraio.
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