Scafati. Ancora polemiche su Palazzo Mayer e contro l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Pasquale Aliberti, con il dissidente Gennaro Avagnano (escluso con altri consiglieri dalla squadra del primo cittadino) pronto a recarsi da un notaio oppure firmare la mozione di sfiducia. “Non sono attaccato alla poltrona, specie quando vedo un certo impegno solo per le feste e non per altre cose più serie che riguardano Scafati. Ritengo che la brutta piega presa a livello di gestione da questa amministrazione possa arrecare solo danni alla città dunque meglio andare a casa, sia attraverso una mozione di sfiducia che dal notaio perché il sottoscritto non è attaccato alla poltrona, ancor di più quando vede impegno solo per feste festine e non per servizi e utilità ai cittadini”.
Aliberti è tornato sotto tiro dopo aver chiuso cimitero e parchi per allerta meteo e non aver attenzionato alcune scuole . “Ieri mattina i plessi scolastici di via della Resistenza erano al freddo, mi chiedo chi si doveva occupare di assicurarsi che tutto funzionasse al rientro scolastico, i cantanti?”, conclude con ironia Gennaro Avagnano.
Le spese intanto finiscono ancora una volta nel mirino della minoranza. “La verità è figlia del tempo, vero. Una amministrazione che spende un milione di euro per concerti di neomelodici, incapace di trovare però i fondi per restituire alla città le strutture sportive”, afferma Mario Santocchio coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia. “Alcune addirittura mai inaugurate, oppure altre inaugurate solo per la foto di propaganda, e poi richiusa”. Per l’esponente di FdI è il caso dei campi da tennis e Palatenda di via Tricino, del parco Primato e Bianca e Fabiana Elettra di via della Resistenza. “Promesse ben presto tramutate in chiacchiere, visto che i bandi per la loro gestione sono tutti andati deserti. Così come pure è finito nel degrado, e con esso i 150mila euro spesi, il parco giochi della ex pista ciclabile”.
In conclusione: “La verità è che siamo al cospetto di una amministrazione incapace di gestire le strutture pubbliche, ma attenta solo allo sperpero di fondi per attività di propaganda, spacciate per iniziative culturali”.
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