Cava de’ Tirreni/Nocera Inferiore. Una ventina di ultras nocerini identificati per l’agguato di sabato sera ai tifosi della Cavese di ritorno dalla trasferta di Avellino. I poliziotti del commissariato di Cava de’ Tirreni e di Nocera Inferiore li hanno identificati dopo aver preso il numero di targa dell’auto con cui erano arrivati in via della Libertà a Nocera Superiore, teatro dell’aggressione a suon di bombe carta, catene e mazze da baseball.
Per ora sono denunciati presso la procura della repubblica di Nocera Inferiore. Si sarebbero dati appuntamento in “campo neutro” tra Pecorari e Citola di Nocera Superiore, per fronteggiarsi e picchiarsi. Gruppi tifosi di Cavese (un centinaio ritornava da Avellino dove la squadra metelliana era stata battuta per 2-1) che viaggiavano con decine di auto e una quindicina di van sono usciti dall’A30 presso il casello di Mercato San Severino e hanno imboccato la strada per Roccapiemonte, tragitto che non doveva essere seguito proprio perchè in passato è stato teatro di altri scontri.
I supporters volevano raggiungere Cava de’ Tirreni proprio da quella strada, via Libertà. In una arteria non asfaltata erano ad attenderli circa 200 ultras rossoneri, molti con il volto coperto che armati di pietre, catene, mazze da baseball e bombe carta hanno assaltato la carovana biancoblu. Una fitta sassaiola ha dato il là agli scontri fisici, quindi petardi e bombe carta con i poliziotti a contrastare i facinorosi cercando di riportare la calma unitamente ad alcuni residenti sotto shock per quanto stava avvenendo.
Nel frattempo la sassaiola non ha risparmiato le auto in sosta e una della polizia. Gli agenti poi sarebbero stati aggrediti con mazze e catene dagli ultras molossi non appena i sostenitori nocerini hanno visto che venivano filmati. Una guerriglia che non ha risparmiato neppure qualche residente che nel fuggi fuggi generale è stato colpito alla testa da una piccola pietra.
Più tardi c’è stata una perquisizione in zona dove gli agenti hanno rinvenuto mazze utilizzate per il raid, le pietre e una batteria da 36 colpi. I poliziotti sono riusciti a risalire a una ventina di ultras che sabato sera hanno usato violenza sia nei confronti dei sostenitori cavesi che della scorta.
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