“Alla fine il terzo mandato è tutta una palla: la verità è che cercano di fare operazioni di attacco politico personale quando hanno qualcuno che è un uomo libero. Questo è tutto, perché il terzo mandato non vale per i deputati, i senatori, i ministri, i viceministri, il presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica, cioè non vale per nessuno, tranne che per i presidenti della Regione, anzi tranne che per un presidente della Regione”. Lo afferma, da Sant’Angelo dei Lombardi, dove è stato intervistato in occasione di un’iniziativa dal tema “La Regione e le Aree Interne: il riequilibrio indispensabile”, il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. Il governatore cita poi il caso di Andrea Orlando spiegando: “In Liguria il Pd ha candidato Andrea Orlando, che ha cinque mandati parlamentari, è da vent’anni in Parlamento, è stato ministro dell’Ambiente, della Giustizia e del Lavoro. Qual è la differenza? Ancora una volta, la differenza sono le persone. Questi se ne infischiano del terzo mandato, i diritti, la legalità” le accuse al suo partito del presidente della Regione Campania. “La legalità – ancora De Luca – è il contesto nel quale si sta muovendo la Regione Campania. Quando ci sono due leggi, quella nazionale e quella regionale, hanno lo stesso valore. Adesso si pronuncerà la Corte Costituzionale, e noi attendiamo con grande serenità che ci sia il pronunciamento, ma la cosa vergognosa è che per tre Regioni che hanno approvato la stessa legge, due sono rimaste tranquille, una è stata messa in discussione, e nessuno parla dei problemi delle nostre famiglie, delle nostre imprese, della povera gente, della sanità, del trasporto. Se ne infischiano perché hanno in testa altre cose, hanno in testa la medaglia che si devono mettere per fare per i prossimi cinquant’anni i deputati, i senatori, i ministri, i viceministri, i sottosegretari, il presidente del Consiglio” spiega De Luca. Il governatore campano insiste: “Parlano di concentrazione di potere, un’altra idiozia: in Campania il presidente della Regione che c’era prima di me è stato sconfitto dopo un solo mandato. La presidente della Regione Umbria è stata sconfitta dopo un solo mandato. I cittadini decidono se il lavoro fatto va bene o va male… Chi deve decidere il futuro del territorio se non i cittadini?” l’atto d’accusa. “Vorrei spiegare a questi amici che parlano a Roma – prosegue De Luca – senza conoscere nulla della Campania, e senza avere né l’onestà intellettuale né la correttezza politica di informarsi prima di aprire la bocca, che qui non abbiamo la concentrazione di potere, ma la concentrazione della fatica e degli avvisi di garanzia per le decisioni che prendiamo. Qui ci stiamo giocando la vita, ma non se ne sono accorti, o meglio, lo sanno benissimo, ma sono talmente preoccupati degli uomini liberi che fanno di tutto, accettano anche che sia calpestato il principio che trovate scritto in tutti i tribunali: la legge è uguale per tutti. In Campania la legge non è uguale per tutti, o almeno per uno non è uguale”. E, in riferimento al caso del presidente del Veneto, Luca Zaia, sostenuto dal suo partito per un’ipotesi di ulteriore mandato, ha sottolineato: “Zaia sta in un partito nel quale evidentemente non ci sono molti cafoni, io sto in un partito nel quale ci sono fin troppi cafoni” ha concluso il presidente che ha di fatto aperto una nuova guerra contro il Partito Democratico.
CRONACA
21 gennaio 2025
Caso terzo mandato , De Luca: «Attacco personale a un uomo libero»