Castellammare. «Abbiamo sepolto per sempre il progetto del sottopasso di via Cosenza». Il sindaco di Castellammare di Stabia, Luigi Vicinanza, esulta così per l’approvazione di una mozione in consiglio comunale che esprime la contrarietà di maggioranza e minoranza all’opera che l’Eav avrebbe voluto realizzare nell’ambito del piano di raddoppio della tratta ferroviaria fino alla stazione della Circumvesuviana di Castellammare Centro. Un provvedimento approvato all’unanimità dei presenti (21 voti favorevoli, assenti Nello Cuomo, Sandro Ruotolo e Giovanni Tuberosa per il centrosinistra e Antonio Federico per il centrodestra), dove si legge a chiare lettere che il progetto del sottopasso di via Cosenza «non è conforme agli interessi della comunità stabiese» e per questo si chiede che «non sia più preso in considerazione da Eav, che in passato ha già ignorato le istanze del territorio». La mozione originaria era stata presentata dal consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle, Alessandro Langellotti, e sostenuta da tutte le forze politiche di centrosinistra ma nel corso della discussione in aula si è trovato l’accordo per arricchirla anche con il contributo del centrodestra. «Un passaggio importantissimo per la storia politica della nostra città – sottolinea il sindaco Vicinanza – Il raddoppio dei binari fino a Castellammare Centro è inutile e porterà vantaggi zero, si sarebbe potuto fermare alla nuova stazione Stabia Scavi. Se non si fosse data l’autorizzazione a bucare la montagna non staremmo nemmeno qui a parlarne del sottopasso, ma oggi non mi va di fare polemica. L’importante è aver sepolto l’idea di realizzare un sottopasso in via Cosenza e ringrazio l’Ascom che nella fase iniziale di questo percorso ha fatto sì che l’opinione pubblica si mobilitasse». Il sindaco di Castellammare guarda già al futuro: «Negli anni sono stati firmati impegni, fatte promesse, ma finora non ci ritroviamo nulla se non un buco nella montagna – dice Vicinanza – Questa mozione ci dà forza nella trattativa che stiamo portando avanti con Eav per ottenere quello che ci spetta. Almeno l’ascensore di collegamento tra la stazione di Castellammare Centro e la collina del Solaro deve cominciare concretamente, anche perché con la costruzione del nuovo ospedale diventa un’infrastruttura strategica». La posizione del primo cittadino è sostenuta dalla maggioranza, a cominciare da Gino Fiorenza (consigliere della civica Vicinanza Sindaco): «Il sottopasso è un mostro che non si farà mai, se lo sognassero. Non riesco neanche a comprendere come la Soprintendenza, sempre vigile su tutto, abbia potuto tacere su una proposta del genere – dice in aula, aggiungendo – Ciò che rimproveriamo ad Eav è non avere una visione strategica del trasporto pubblico sul nostro territorio. In una città che soffoca dal traffico bisognerebbe ragionare su come potenziare i collegamenti e invece qui sono state chiuse quattro stazioni». Sulla stessa lunghezza d’onda anche Maurizio Apuzzo della civica Base Popolare: «Nel 2003 ero in consiglio comunale e ci raccontarono che in 5-6 anni avrebbero completato il raddoppio fino alla nuova fermata Stabia Scavi, l’unico che avevamo autorizzato. In quell’accordo, Eav prese l’impegno di rifunzionalizzare tutte le stazioni fino a Pozzano che veniva aperta nel periodo estivo con il Comune che si faceva carico del costo dei dipendenti – ricorda Apuzzo – Oggi siamo nel 2025, abbiamo stazioni chiuse e la proposta di un sottopasso che stravolgerebbe il quartiere San Marco, senza nemmeno un ragionamento complessivo sulla mobilità. Sarebbe il caso di non presentarsi più alle Conferenze dei Servizi e di battere i pugni sul tavolo affinché vengano rispettati gli accordi, perché neanche il progetto del tram leggero che non ci collega con Torre Annunziata ci convince». Critica con l’Eav anche la minoranza. «Il nostro “no” a questo progetto era chiaro già dalla campagna elettorale, questa mozione è una vittoria della città», dice il leader del centrodestra Mario D’Apuzzo. «Oggi sarebbe stato bello avere in aula il presidente di Eav Umberto De Gregorio, affinché recepisse una volta e per tutte la volontà degli stabiesi – continua Antonio Alfano – L’amministrazione adesso ha l’obbligo di chiedere il rispetto dell’accordo sottoscritto nel 2019, che prevedeva la realizzazione di opere per le quali ad oggi non ci sono nemmeno i progetti». «Il sottopasso è un progetto che dividerebbe e deturperebbe la città, mai considerabile come un’opera d’interesse pubblico – conclude Teresa Cesarano – Eav deve lavorare al potenziamento dei collegamenti urbani, rispettando impegni che ha sottoscritto e deve rispettare».
CRONACA
4 febbraio 2025
Castellammare. Il sindaco avverte l’Eav: «Ora realizziamo le opere utili per la città»