Casoria. L’egemonia sul territorio genera una ‘guerra’ tra due gruppi criminali culminata con l’uccisione di Antimo Giarnieri. E’ lo sfondo di una indagine dei carabinieri che ha portato all’arresto di 9 persone.
A Casoria e Afragola, militari del Nucleo Investigativo del Gruppo di Castello di Cisterna hanno dato esecuzione a una ordinanza di misura cautelare in carcere, emessa dal gip partenopeo, nei confronti di 2 indagati gia’ detenuti, uno sottoposto ai domiciliari e 6 liberi ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione ai fini di spaccio ed estorsioni.
In particolare le indagini, coordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e condotte dai militari dell’Arma da luglio 2020 a febbraio 2021, anche attraverso l’ausilio di attivita’ di intercettazioni, hanno consentito di accertare l’operativita’ di due diverse organizzazioni criminali, in contrasto tra loro per l’egemonia sul territorio del comune di Casoria, nel controllo della gestione del traffico di stupefacenti e del monitoraggio delle piazze di spaccio.
A luglio 2020, l’uccisione di Antimo Giarnieri, colpito erroneamente, scambiato per una altra persona, e il ferimento di un altra ancora, agguato per cui il primo giugno 2021 e’ stato arrestato l’autore.
I gruppi rifornivano di droga (cocaina, hashish, marijuana e miscele di anfetamine) diverse piazze di spaccio, ma spacciava anche al dettaglio pure con consegne a domicilio, e commettevano estorsioni ai danni degli acquirenti della droga per recuperare i crediti delle dosi non pagate.
Nel corso delle indagini e’ stato altresi’ evidenziato che uno dei gruppi avesse legami con soggetti contigui al gruppo Barbato, articolazione del clan Moccia, cosca storicamente egemone nell’hinterland dei comuni a Nord di Napoli.