Scafati. Non interrogati prima dell’ordinanza del gip come per legge, perciò 7 arrestati nell’ambito di un giro di droga proveniente dalla Spagna e diretta nell’Agro-Nocerino lasciano i domiciliari e il carcere su decisione del Tribunale del Riesame di Napoli cui avevano fatto ricorso gli avvocati difensori Matteo Feccia e Nicola Califano.
Per altri 5 imputati il tribunale della libertà di Napoli si è riservato la decisione che dovrebbe arrivare in queste ore. Il blitz a gennaio e aveva portato in manette 12 presunti responsabili a capo di un’inchiesta nata da una scoperta di un carico di cocaina avvenuto in territorio di Caivano.
L’inchiesta, infatti, partì il 10 febbraio 2024, dopo l’arresto di un uomo di Torre Annunziata, ritenuto corriere per l’organizzazione. L’uomo aveva trasportato dalla Spagna all’Italia 50 chili di cocaina. Fu fermato a bordo di un’autocisterna in autostrada, proprio a Caivano e per questo motivo che l’inchiesta è di competenza territoriale di Napoli Nord.
La droga era nascosta dentro alcuni borsoni, già divisa in panetti. Poi intercettazioni, pedinamenti e filmati portarono a incastrare i narcos che dalla Spagna facevano confluire carichi di cocaina in Campania e soprattutto nell’Agro nocerino sarnese. Tra i personaggi principali dell’inchiesta ci sono Bernardino Veneziano e Mario Giorgio – entrambi di Pagani – che si sarebbero riforniti di stupefacenti dalla Spagna (da Zouine Slimane Sedfi) o a livello locale da Christian Pascale di San Valentino Torio e Giovanni De Martino di Angri (scarcerato). Dalla operazione di sequestro droga a Caivano era stata aperta un’indagine coordinata dai magistrati della procura di Napoli Nord ed affidata alle fiamme gialle.
E’ stato scoperto che i camion raggiungevano sia l’Aversano che l’Agro nocerino e i carichi venivano messi al sicuro in depositi. Da qui poi veniva venduta nelle provincie di Napoli e Salerno e in Belgio e in Olanda. Nel complesso sequestrati in Italia più 300 chili di sostanza stupefacente, per un valore complessivo di oltre 10 milioni di euro.
I risultati operativi erano stati ottenuti anche grazie al prezioso contributo degli organismi di coordinamento e cooperazione internazionale nonché con la collaborazione internazionale tra forze dell’ordine che hanno fornito un costante supporto investigativo agli operatori di Polizia Giudiziaria.
Ora la decisione di annullare le rispettive ordinanze su richiesta delle difese ma ed è probabile che la procura ripercorra la procedura con ulteriore richiesta di arresto che dovrebbe arrivare dopo l’interrogatorio davanti al gup. Cosa che non sarebbe avvenuta per 7 dei 12 arrestati nel blitz della Finanza.
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