Benevento. Considerate la “rilevanza dei beni dissequestrati” e la “necessità di predisporre attività di sensibilizzazione e contrasto alle attività illecite contro il patrimonio archeologico campano”, i reperti – in ottemperanza a quanto previsto da un protocollo siglato il 10 dicembre tra la Soprintendenza archeologia belle arti e paesaggio per le province di Caserta e Benevento, il Comune di Benevento, il tribunale di Benevento, la Provincia di Benevento, l’Università degli Studi del Sannio e l’Asl di Benevento – potranno essere concessi in prestito agli enti per la valorizzazione del territorio attraverso la diffusione della cultura e la conoscenza del patrimonio archeologico tutelato dalla Soprintendenza.
“La restituzione di questi reperti alla collettività – ha dichiarato il soprintendente Mariano Nuzzo – segna un passaggio significativo nella tutela del patrimonio: 398 manufatti archeologici, sottratti all’ombra del traffico illecito, ritrovano oggi la loro dignità pubblica grazie alla proficua collaborazione tra il ministero della Cultura e la guardia di finanza. Questi manufatti, testimoni di civiltà antiche, sono ora oggetto di studio, valorizzazione e restituzione pubblica. È così che lo Stato riafferma la propria funzione di presidio culturale e morale, opponendosi con fermezza all’illecito e promuovendo conoscenza e consapevolezza storica. La Soprintendenza proseguirà nel suo impegno per trasformare il recupero in occasione di educazione, memoria e futuro condiviso e invitiamo la comunità che eventualmente detenesse reperti illegalmente a consegnarli, poiché la Soprintendenza saprà prendersene cura, tutelarli e valorizzarli come ha fatto questa mattina”.