Cos’è l’eco-ansia? Ne soffrono quasi sette ragazzi su dieci
AGREEN
20 giugno 2025
Cos’è l’eco-ansia? Ne soffrono quasi sette ragazzi su dieci
metropolisweb

Sette ragazzi su dieci, in percentuale il 67%, soffre di eco-ansia. Ovvero si dice fermamente preoccupato per l’impatto del cambiamento climatico sulla terra e sul suo futuro. Il dato emerge da un report dell’Unicef che ha raccolto e analizzato le opinioni dei giovani, la loro visione sulle competenze green. Oltre i due terzi dei ragazzi ascoltati affermano di temere per il proprio futuro a causa della crisi climatica. Un aumento considerevole rispetto ai dati raccolti due anni fa, quando un sondaggio di Unicef rilevava che i ragazzi affetti da “eco-ansia” erano il 57%.  Tuttavia, il 72% dei giovani intervistati ritiene che ci sia ancora tempo per affrontare i problemi causati dal cambiamento climatico. Sei su 10 a livello globale credono che acquisire competenze verdi offra nuove opportunità professionali e oltre la metà (53%) è desiderosa di svolgere lavori verdi. Ma solo il 44% dei giovani si sente dotato delle competenze necessarie (sebbene la percentuale salga al 54% nel Nord del mondo).

L’ansia climatica è più diffusa tra i giovani del Nord globale (76%) rispetto a quelli del Sud globale (65%). È inoltre evidente il divario tra aree rurali e urbane: il 72% dei giovani che vivono in aree urbane e suburbane esprime preoccupazione per l’impatto dei cambiamenti climatici sul proprio futuro, contro il 58% delle aree rurali. Nonostante l’ansia climatica, i giovani ritengono che le competenze green siano fondamentali per costruire un futuro migliore: il 61% crede infatti che svilupparle possa offrire nuove opportunità di carriera. C’è un forte interesse nell’allineare un impiego retribuito ai propri valori legati alla sostenibilità ambientale: poco più della metà dei giovani (53%) a livello globale – e quasi due terzi (64%) nel Nord globale – si dichiarano infatti interessati a svolgere un lavoro green.

I giovani sono impegnati nella ricerca di soluzioni per il clima, fornendo loro le competenze e le opportunità necessarie per agire in questo senso, creare imprese ecologiche, accedere a lavori sostenibili e sviluppare soluzioni green. Rappresentano una risorsa fondamentale per affrontare la crisi climatica, ma la transizione green necessita di professionisti adeguatamente formati. Tuttavia, meno della metà dei giovani a livello globale (44%) ritiene di possedere le competenze green necessarie per avere successo nell’attuale mondo del lavoro. Il divario è particolarmente marcato nelle aree rurali, dove i giovani sono ancora meno preparati rispetto ai coetanei dei centri urbani e suburbani.  Rispetto alla precedente ricerca, i giovani di diversi paesi del Nord del mondo sono peggiorati nella propria conoscenza delle competenze green.

Tra i giovani della fascia 16-18 anni in Australia, Francia, Germania, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti, il riciclo e la riduzione dei rifiuti restano le competenze più diffuse. Tuttavia, la familiarità con il design sostenibile, l’energia sostenibile e i trasporti sostenibili è significativamente diminuita dal 2023. Nel Sud del mondo i giovani dimostrano maggiore conoscenza in ambiti come risparmio energetico e idrico, ma hanno meno familiarità con tecnologie climatiche, analisi dei dati e design sostenibile.  La maggioranza degli intervistati (71%) concorda sul fatto che i giovani dovrebbero avere un ruolo importante nell’influenzare le politiche e le leggi ambientali. Tuttavia, molti ritengono che i leader politici e aziendali non stiano facendo abbastanza per contrastare il cambiamento climatico. Quasi due terzi dei giovani sentono il desiderio di parlare con i leader locali di azione climatica, ma meno della metà crede che le proprie opinioni vengano realmente ascoltate.

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