In un clima di grande partecipazione e fervore culturale, si sono susseguiti incontri con grandi protagonisti del panorama audiovisivo italiano, proiezioni in concorso e momenti di confronto con i giovani.
La giornata del 23 giugno ha avuto come protagonisti tre figure centrali: Mauro Racanati, Maurizio de Giovanni ed Edoardo Leo, ciascuno interprete, a modo suo, di un cinema che parla al cuore e alla coscienza. Racanati presente nell’ultima stagione della serie “I leoni di Sicilia ha sottolineato l’importanza di narrare la complessità storica e culturale del nostro paese attraverso il linguaggio seriale, capace di raggiungere un pubblico vasto e trasversale.
Momento centrale della giornata è stato l’arrivo di Maurizio de Giovanni, scrittore e sceneggiatore, a cui il festival ha voluto attribuire il Premio alla Carriera per il suo straordinario apporto al mondo delle serie televisive italiane, a partire da capolavori come Il Commissario Ricciardi e I Bastardi di Pizzofalcone. «Serie e film possono fare tantissimo per il sociale: raccontano storie diverse, appassionano e creano legami con la cultura, i luoghi e le persone. Questo è il loro vero potere trasformativo» ha dichiarato lo scrittore.
A chiudere la serata, la partecipazione dell’attore e regista Edoardo Leo, che ha presentato al pubblico il suo ultimo film “Follemente” una riflessione intima e originale sui legami affettivi e le fragilità dell’animo umano. Intervenendo sul senso del fare cinema oggi, Leo ha dichiarato: «Il cinema non deve mai essere didattico. Deve coinvolgere, emozionare, porre domande, e solo così può aprire spazi di consapevolezza autentica».
Parallelamente agli incontri con gli ospiti, si è svolta una ricca programmazione di proiezioni nell’ambito delle sezioni competitive del festival. Cortometraggi, documentari e opere prime provenienti da oltre trenta Paesi hanno animato le sale e le arene all’aperto, proponendo uno spaccato globale delle istanze sociali più urgenti: diritti umani, ambiente, migrazioni, relazioni generazionali.
La selezione curata dal direttore artistico Giuseppe Alessio Nuzzo continua a distinguersi per l’equilibrio tra qualità artistica e impatto sociale, offrendo uno spazio di visibilità a produzioni indipendenti e giovani autori. Grande successo anche per le attività parallele, tra cui workshop formativi, incontri del Young Film Market, sessioni di pitch e masterclass dedicate agli under 35, a testimonianza dell’impegno del festival per la crescita delle nuove generazioni di autori, registi e tecnici.
La giornata si è chiusa con una riflessione condivisa tra pubblico e artisti sul ruolo sempre più decisivo che il cinema può svolgere nel costruire una coscienza collettiva fondata sull’ascolto, la memoria e l’inclusione.