Napoli e Bologna, in fondo, non hanno mai smesso di annusarsi per concludere quello che sarebbe un affare molto importante. La trattativa per Dan Ndoye ha ripreso a correre quando nessuno la stava guardando più, quando sembrava che si fosse affievolita, inghiottita da alternative più popolari e da valutazioni che non tornavano. E invece è lì, ancora lì, viva e di nuovo centrale, con la sensazione che adesso serva solo il guizzo giusto per avvicinarsi davvero alla chiusura.
L’esterno sinistro. Ndoye è il nome che Antonio Conte ha messo in cima alla lista, l’esterno che incarna quel profilo tattico che al tecnico serve per ripulire il Napoli dalle scorie dello scorso anno: generoso, tatticamente flessibile, capace di spingere ma anche di rientrare, di creare e di sacrificarsi, di fare sei assist in stagione e portare ordine senza perdere profondità. Il club gli ha già fatto capire quanto ci tenga, e lui ha risposto sì, con entusiasmo: il contratto non è definito nei dettagli, ma è tracciato, e l’ingaggio che lo aspetta sarà quasi il triplo di quello attuale. Tutto pronto, dunque, se non fosse per quei quindici milioni di distanza che ancora dividono la richiesta del Bologna – salita a quaranta – dall’offerta del Napoli, ferma a venticinque, forse un po’ di più con bonus o possibili contropartite. Una su tutte, Alessandro Zanoli, che al Genoa ha mostrato duttilità e margini di crescita, reinventandosi anche da terzo offensivo. Il Bologna lo prenderebbe in prestito, ma tiene il discorso Ndoye su un altro binario: il nazionale svizzero, classe ‘00, è patrimonio tecnico e contabile, vale cassa piena e spazio per nuovi innesti, dentro il solito piano lungimirante del ds Sartori.
La trattativa. Ecco perché non sarà una trattativa semplice, né rapida, ma le parti si parlano, e la volontà del giocatore è un’arma in più per il Napoli, che resta concentrato sull’obiettivo principale e intanto tiene vivi anche gli altri nomi della lista: Lookman, Chiesa, Lang. Soluzioni valide, certo, ma meno adatte al tipo di calcio che Conte ha in testa, dove ogni interprete deve avere due facce, una per attaccare e una per difendere. E non finirà comunque lì, perché il nuovo Napoli dovrà correre tanto e ovunque, in un calendario che non concede tregue: Ndoye sarebbe solo il primo tassello per sistemare le corsie, accanto a lui servirà un altro esterno, qualcuno con cui dividersi il peso del campo. Una fascia sola, oggi, non basta più e questo lo hanno capito.
Darwin Nunez. Ultimatum per Osimhen. E’ quello del Galatasaray, che ha già raggiunto un’intesa di massima con il Napoli per il trasferimento in Turchia, a titolo definitivo, del nigeriano, che però non ha ancora dato una risposta chiara al club di Istanbul. Quanto al Napoli, tiene sempre in piedi il discorso con il Liverpool per Nunez (l’alternativa è Lucca dell’Udinese) e Chiesa (cercato anche dal Milan). Giorni frenetici con contatti continui con i referenti delle diverse società per trovare l’affare giusto per la piazza azzurra.
Il caso Caprile. entro oggi deve decidere se acquistare a titolo definitivo Caprile dal Napoli, per 8 milioni, Piccoli e Adopo dall’Atalanta, rispettivamente per 12 e 4 milioni. Una spesa pesante per le casse rossoblù, ma tutti i giocatori l’anno scorso sono andati bene e, in teoria, possono essere rivenduti a un prezzo superiore a quello fissato per il riscatto. Il caso più emblematico è quello di Caprile: il Cagliari può acquisire il cartellino per 8 milioni, ma il valore di mercato del portiere è salito almeno del doppio. E sono tante le società che gli hanno messo gli occhi addosso. Il club del presidente Giulini deve ancora riflettere per Piccoli e Adopo: tenterà sino alla fine di ottenere uno sconto dall’Atalanta. Torneranno a casa Scuffet dal Napoli e Radunovic dal Bari.
Le amichevoli. Dal 30 luglio il Napoli campione d’Italia sarà a Castel di Sangro per il ritiro estivo. Il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, avrebbe avanzato una proposta ad Aurelio De Laurentiis per un’amichevole di richiamo locale tra il Napoli e il Pescara, la squadra bianco azzurra del delfino è appena tornata in serie B. Nei 14 giorni in Alto Sangro si terranno almeno 3 amichevoli di prestigio per la squadra partenopea. Il primo confronto del Napoli sul campo sangrino sarà contro il Paris Fc, avversario francese. Seguirà la squadra del Girona della Liga spagnola e Olympiacos Fc.