“Con un’intimidazione nei confronti della senatrice Valeria Valente, qualcuno intende negare quanto abbiamo imparato sulla nostra pelle di donne e di uomini in questi anni e cioè che la violenza maschile contro le donne non è una violenza comune e che negarne la specificità è un attacco a tutto quanto abbiamo conquistato e costruito, come società, in questi anni. Ogni cammino di emancipazione e di riconoscimento,di consapevolezza e avanzamento porta, purtroppo, a resistenze,passi indietro, arroccamenti. È fisiologico. Ma questa forza di liberazione e di maturazione non può essere bloccata, se ne facciano una ragione. Non ci fermeranno”. Lo affermano i componenti del Gruppo PD in Commissione parlamentare suFemminicidio e violenza: Cecilia D’Elia, Sara Ferrari, Antonella Forattini, Valentina Ghio, Filippo Sensi. I dem si riferiscono ad un esposto che sarebbe stato presentato contro la senatrice in seguito adun post in cui criticava “lo sportello per uomini ‘maltrattati’ promosso nel VI municipio di Roma. Un’iniziativa definita dalla senatrice “un attacco a tutto l’impegno che viene portato avantiper sconfiggere la cultura patriarcale”, “ai centri antiviolenza” e “alle donne”. Nello stesso post Valente ricordava anche dei “manifesti, apparsi a Napoli, che promuovevano un numero di telefono per gli uomini maltrattati,chiedendosi: ‘ma la violenza ha sempre lo stesso sesso? A questa domanda – proseguiva – rispondiamo di sì, questo tipo div iolenza fondata sulla cultura del possesso e del controllo deve essere chiamata con il suo vero e unico nome: violenza maschile contro le donne”. L’esposto presentato contro Valente alla procura della Repubblica di Napoli, sarebbe, tra le altre cose per istigazione all’odio o alla discriminazione.
CRONACA
6 luglio 2025
Esposto contro la senatrice Valente, il Pd: “Un’intimidazione”