Codice etico e liste, i nodi del centrosinistra in Campania dopo l’incontro De Luca-Fico
POLITICA
14 ottobre 2025

Codice etico e liste, i nodi del centrosinistra in Campania dopo l’incontro De Luca-Fico

metropolisweb

Napoli. Le liste e il codice etico. Il nuovo palazzo della Regione e la Circumvesuviana. Il giorno dopo il primo faccia a faccia tra Vincenzo De Luca e il suo successore designato Roberto Fico, i nodi che dividono i due sono ancora tutti lì e restano una spina nel fianco del campo progressista in vista del voto in Campania.

E non è un caso, dunque, che nelle dichiarazioni pubbliche sia il presidente della Campania sia l’ex presidente della Camera abbiano ribadito, da un lato, come l’incontro di ieri sia stato “positivo”, e dall’altro rimarcato ognuno i propri punti di forza.

Il primo a parlare è stato De Luca: “É stato un incontro corretto. Per andare avanti e per garantire alla Regione Campania che nessuno si perda” è stato l’incipit per poi sottolineare la necessità di portare a termine “il lavoro immenso fatto dalla Regione in questi anni e che va completato”. E giù l’elenco: la rete dei dieci ospedali della Campania, il completamento di piazza Garibaldi e ‘Il faro’, la nuova sede della Regione, la rete del trasporto pubblico locale e un nuovo asse tangenziale.

“I programmi sono ormai all’80%. Chi verrà sarà fortunato perché deve solo vedere il completamento delle cose messe in campo. Poi c’è sempre da migliorare. Le innovazioni vanno sempre bene ma rispettando il lavoro immane di questi anni” ha concluso il governatore. Concetti a cui Fico ha replicato senza strappare.

“La Regione ha lavorato su tante tematiche e tanti aspetti di questo lavoro saranno prese in considerazione e, se giuste, saranno valorizzate. Abbiamo parlato di tanti progetti che la Regione ha messo in campo: della rete ospedaliera, delle case comunità, degli ospedali. Sono tante le questioni sul tavolo, di cui molte da sviluppare e da continuare”.

Ma ci sono questioni su cui, invece, la condivisione proprio non c’è. Il progetto della nuova sede della Regione, ad esempio, che vale 400 milioni. Fico resta vago: “vedremo un pezzo alla volta”.

Così come non risponde sulla possibilità che ci sia il nome ‘De Luca’ nella lista del governatore. “Non parlo di simboli”, risponde ai giornalisti, ai quali invece fa capire chiaramente che sulla gestione della Circumvesuviana “c’è da lavorare”. L’equilibrio non è su tutto, quindi. Domani Fico presenta la sua lista civica, in cui sono attesi professionisti campani, società civile ma anche esponenti dell’attivismo vicini alla sua visione popolare che ha sin da quando è stato tra i fondatori del Movimento che fu grillino.

Una lista che entra direttamente in competizione nella stessa coalizione con “A testa alta”, la lista personale di De Luca. E sarà il risultato proprio di queste due liste a dire chi dei due avrà più peso.

Le ultime voci dicono che la lista di De Luca non dovrebbe avere più il suo nome, vedrà candidata Lucia Fortini, l’assessore uscente alla scuola, ma potrebbe avere anche nomi non in linea con il famoso ‘codice etico’ annunciato da Fico. “Quando faremo il casellario giudiziale – ha detto nei giorni scorsi – vedremo che cosa ci sarà. La selezione dei candidati usando il codice etico è una prospettiva che non è nulla di nuovo per noi del M5S. Quando siamo in gioco, vogliamo sempre che i candidati rispondano a un codice deontologico”.

Il gelo tra Fico e De Luca non c’è più, ma neanche la pace. Lo sa bene Piero de Luca, neo segretario del Pd in Campania e figlio del governatore, l’uomo che sta mediando tra i due. “Serve mettere insieme tutte le forze politiche di centro sinistra, mettendo da parte veri e diffidenze reciproche” ha ribadito anche oggi.