Poliziotto morto a Torre del Greco, arrestato il conducente del Suv. E’ un 28enne di Ercolano, ora è in ospedale

Torre del Greco. Ha un nome e un volto il conducente del Suv BMW X4 che, nella notte, ha travolto la volante della polizia in viale Europa causando la morte dell’assistente capo coordinatore Aniello Scarpati – 47 anni, sposato e padre di 3 figli – e il grave ferimento del collega Ciro Cozzolino.

È stato arrestato Tommaso S., 28 anni, residente a Ercolano, già noto alle forze dell’ordine. Il giovane era stato identificato già nelle prime ore successive alla tragedia, ma si era reso irreperibile. Quando gli agenti hanno bussato alla sua porta, nella zona di via Benedetto Cozzolino, lui non c’era più. Per ore è stato ricercato senza sosta, mentre l’indignazione cresceva nella comunità, scossa dal drammatico racconto di una fuga senza soccorso, consumata lasciando due poliziotti feriti e intrappolati tra le lamiere.

All’ora di pranzo, la svolta: il ventitreenne si è presentato – insieme al suo avvocato – al pronto soccorso dell’ospedale Maresca di via Montedoro. Lì avrebbe riferito di accusare forti dolori e possibili fratture al volto, oltre a trovarsi in uno stato di forte agitazione.

Sul posto sono giunti gli agenti del commissariato cittadino, in attesa della conclusione degli accertamenti medici per procedere formalmente all’arresto.

Resta ora da chiarire se le presunte lesioni siano conseguenza dell’impatto o se il giovane possa aver tentato di giustificare in questo modo la sua irreperibilità. Resta soprattutto da comprendere perché né lui né gli altri occupanti del Suv abbiano prestato soccorso ai due agenti, scegliendo invece la fuga a piedi.

Quattro passeggeri – tra cui due minorenni – erano già stati rintracciati e sono tuttora al vaglio dell’autorità giudiziaria. Mentre le indagini della Procura di Torre Annunziata proseguono per accertare ogni responsabilità, la comunità e il corpo di polizia piangono Aniello Scarpati, il poliziotto dal cuore grande che quella notte era in servizio solo per aver fatto un favore a un collega.