Detto, fatto. Il presidente della Turris Giuseppe Giugliano, nella mattinata di ieri, ha notificato e depositato tramite il suo avvocato Marco Longobardi il ricorso al Tar per il Daspo ricevuto nei giorni scorsi per i fatti accaduto contro il Bisceglie.
A spiegare il tutto è lo stesso Longobardi a Metropolis: “Abbiamo chiesto la sospensiva del provvedimento. Abbiamo verificato il tutto e ci sembra alquanto farraginoso il provvedimento. In primis non c’è alcuna prova dell’accaduto, in quanto i calciatori e le persone presenti, che sono state ascoltate, non hanno confermato l’accaduto. Inoltre è spropositato anche il periodo (con il patron dei corallini che non potrebbe assistere a manifestazioni sportive per i prossimi 2 anni, ndr) in riferimento a quanto viene contestato, e che ribadisco non è provato. Infine – continua l’avvocato Longobardi – nel provvedimento c’è un’indeterminatezza dei luoghi. Infatti, il presidente Giugliano non potrebbe accedere in luoghi antistanti gli stadi. Una definizione fin troppo generica, questo divieto scatta a 500 metri dallo stadio? 200 metri o 50? Tutto ciò priverebbe Giugliano della libertà di poter circolare”.
L’avvocato Longobardi preferisce non sbilanciarsi sui tempi: “E’ ovvio che puntiamo e lavorermo per ottenere una risposta, positiva o negativa che sia, per il 21 agosto, data in cui c’è la Coppa Italia”.