E’ un’indagine delicata. Nel mirino due medici di Torre Annunziata ma in servizio alla Guardia medica di Boscoreale. Sono loro i destinatari di due avvisi di garanzia notificatigli nei giorni scorsi e per i quali, se venissero accertate le responsabilità, potrebbero rischiare da uno a cinque anni di reclusione per interruzione di un servizio di pubblica necessità, oltre, che la sospensione dall’Albo dei medici e una serie di provvedimenti disciplinari. Tutto ha inizio un anno fa quando i due medici oplontini, in servizio di turno nella struttura medica boschese, non rispondono ad alcune chiamate di emergenza. Un’anziana donna infatti con problemi respiratori aveva provato invano a contattare il numero del presidio medico che però risultava irraggiungibile. Stessa sorte anche per un’altra donna che con problemi di vomito non riusciva a calmare le crisi respiratorie. Di qui la decisione di uno dei parenti della donna di chiamare i carabinieri. Dopo aver raccolto la segnalazione i militari della stazione di Boscoreale (agli ordini del maresciallo Massimo Serra) hanno deciso così di vederci chiaro: una volta accertatisi che entrambe le donne avessero avuto assistenza grazie ad un’ambulanza del servizio sanitario del 118, si sono recati nella struttura della Guardia medica. Hanno dovuto bussare più volte al citofono e persino con pugni contro la porta d’ingresso prima che da una delle due finestre posteriori del presidio medico, si affacciasse un uomo, chiaramente assonnato e quasi infastidito della presenza delle divise. Di qui la decisione dei militari di effettuare un controllo tanto da scoprire che il telefono della Guardia medica era stato chiaramente disattiva-to e che i due medici, invece di essere svegli e quindi pronti ad ogni tipo di emergenza, stavano dormendo. Una situazione che i carabinieri hanno messo nero su bianco tanto da avviare un’indagine sulla quale la Procura ora vuole vederci chiaro. Nei giorni scorsi infatti l’avvio degli interrogatori -ordinati dal sostituto procuratore Andreana Ambrosino – che serviranno a ricostruire l’intera vicenda partendo da quella notte quando i due medici invece che prestare assistenza avrebbero ben pensato di andare a dormire mettendo da parte il loro ruolo, quello di salvare vite e non di certo riposarsi.
CRONACA
18 agosto 2016
Boscoreale. Medici dormono in servizio, scatta l’inchiesta