Sembrava di essere a quel maledetto 14 settembre di un anno fa. Prima il silenzio e poi le lacrime, ma anche la compostezza e la voglia di combattere il cancro della violenza sulle donne. E’ passato così il giorno del ricordo a Terzigno. Una targa in via Fiume per tenere viva la memoria di Enza Avino, la 36enne massacrata dall’ex fidanzato (Nunzio Annunziata, ndr) appena un anno fa. Un mazzo di rose rosse e un targa ora ricordano a tutta Terzigno quanto sia stata grande e dolorosa la vicenda che ha segnato per sempre la famiglia Avino. Prima di donare la targa, il sindaco Francesco Ranieri ha letto il messaggio per Enza: «State molto attenti a non far piangere una don-na. Dio conta le sue lacrime. In memoria di Enza morta per mano di un uomo violento», ha detto l’avvocato con la fascia tricolore. Un messaggio che ha aperto la giornata anti-violenza sulle donne nel piccolo comune vesuviano, il sindaco ha invitato ancora una volta a denunciare le vessazioni subite. Presenti all’incontro pomeridiano, oltre al primo cittadino, esponenti politici di maggioranza e minoranza, le forze dell’ordine, i genitori della giovane e parte dei cittadini terzignesi, ancora commossi per quanto accaduto un anno fa alla 36enne massacrata a colpi di pistola per strada in un caldo pomeriggio di settembre. «Mai più femminicidi – l’urlo di mamma Giovanna, in lacrime dopo la lettura della targa in onore della figlia – mia figlia non doveva morire». Stavolta lei non ha saputo trattenere le lacrime, per una ferita ancora aperta. Al suo fianco il marito Stefano, visibilmente commosso. Nella serata poi gli stessi vertici dell’amministrazione comunale si sono incontrati in Municipio, nell’aula consiliare per un incontro-dibattito sulla violenza sulle donne. Han-no partecipato esperti delle associazioni che si occupano di femminicidio, come “Le Kassandre”, con l’avvocato Marianna Hasson, la criminologa, presidente di “CriminAlt”, Mariarosaria Alfieri, l’avvocato penalista Angelo Bianco, il comandante della stazione dei Carabinieri di Terzigno, il maresciallo Adolfo Montagnaro ed il presidente del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Nola, Francesco Urraro. Presenti all’incontro in Comune anche “I Giovani della Piazza”, l’associazione teatrale terzignese, con la lettura di brani scelti dal libro “Ferite a morte” di Serena Dandini, e la cantante Daniela Picciau con un tributo musicale per l’amica Enza Avino. Ma il momento più emozionante si è toccato con la lettura di una lettera indirizzata alla giovane massacrata un anno fa dall’ex ministro alle pari opportunità Mara Carfagna. L’onorevole in quota Pdl ha scritto una missiva, poi letta dal sindaco, in cui ha chiesto «scusa per non aver salvato Enza». Un momento tra i più commoventi della serata in memoria della Avino. Dopodiché il sindaco Francesco Ranieri ha ricordato ancora una volta quanto sia importante da parte delle donne denunciare le violenze subite, affinché non ci siano più tragedie come quelle di Enza Avino. Nutrita la partecipazione, esponenti politici locali, anche non di Terzigno, e semplici cittadini hanno riempito l’aula consiliare del Municipio di via Gionti. Al termine della cerimonia e delle letture è stato presentato anche il nuovo sportello di ascolto, che sarà intitolato proprio ad Enza Avino, per le donne vittime di violenza. Il centro, ideato dall’assessore alle pari opportunità Genny Falciano che ha anche spiegato le modalità con cui sarà gestito, sarà da subito attivo. Le donne vittime di violenza potranno segnalare le vessazioni subite anche via smartphone.
CRONACA
16 settembre 2016
Terzigno piange Enza Avino. Una targa per ricordarla