Lo sfratto – per ora – è solo rinviato. A novembre sarà il prossimo tentativo di sgombero da parte dell’ufficiale giudiziario per le famiglie del civico 26 di vico Storto a Concordia. Uno stabile di proprietà dell’Arciconfraternita dei Pellegrini, alias la Curia di Napoli, abitato da alcuni occupanti abusivi. Ieri mattina l’ennesimo calvario per i due nuclei familiari che dovranno abbandonare appartamenti che, in alcuni casi, definire case è un eufemismo. Infiltrazioni, muffa, amianto sono solo alcuni dei disagi in cui si trovano a vivere le due famiglie. Eppure la Curia ha deciso di sfrattarli, perché si rifiutano di pagare fitti mensili di 800 euro. L’ultimo disperato grido d’allarme è quello di una giovane mamma di tre figli, a cui se ne è aggiunto uno in arrivo. «Sono al quarto mese di gravidanza – dice Grazia Presutto (nella foto) – ma ormai hanno deciso e non vogliono sentire ragioni, perché dicono che siamo abusivi. Dove porterò i miei bambini se andiamo via di qui? Finanche i servizi sociali ci hanno abbandonato e il parroco, don Mario Ziello, che aveva tentato una mediazione è stato stroncato dalla Curia».
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