Era l’alba del 7 dicembre 2002 quando, con un colpo quasi alla Arsenio Lupin, i ladri riuscirono a fare irruzione nel museo fortezza, il Van Gogh di Amsterdam, a prendere i due quadri “La spiaggia di Scheveningen durante un temporale” e “Una congregazione lascia la chiesa riformata di Nuenen” e ad andare via facendo perdere le loro tracce. Come da Amsterdam siano poi arrivati in un oscuro locale di Castellammare di Stabia, in provincia di Napoli, e’ al centro dell’indagine della Guardia di Finanza che ha scoperto i due preziosi dipinti del pittore olandese. Le indagini scattarono subito dopo la telefonata del guardiano del museo alla centrale di polizia di Amsterdam. Un furto non da poco se si considera il valore dei quadri. Il primo, quello dipinto sul litorale olandese, realizzato anche con la fatica del vento che faceva roteare la sabbia. E il secondo, con un significato affettivo per Van Gogh, visto che si trattava del luogo di culto dove officiava il padre, un pastore protestante. La Polizia si mobilito’ con ispettori e agenti. “Avevamo la sensazione che ci fosse la possibilita’ in quei primi momenti di catturali nell’aria o persino nell’edificio”, disse all’ANSA Remco Gerretsen, portavoce della polizia di Amsterdam. Ma i ladri si erano gia’ volatilizzati, agevolati dalla piccola dimensione delle tele (‘La chiesa riformata’ ha un formato di 41 x 32 cm. e ‘Scheveningen’ di 34 x 51 cm.). Della presenza dei ladri rimase solo una scala appoggiata ad uno dei muri dell’edificio, una corda pendente, una finestra rotta e poi, a qualche chilometro di distanza, l’auto abbandonata. Nel 2003 furono arrestati due olandesi, poi condannati a quattro anni e mezzo di reclusione: per loro l’accusa di furto ma si sono sempre dichiarati innocenti.
CRONACA
30 settembre 2016
Van Gogh ritrovati a Castellammare. Ladri in stile Arsenio Lupin