Lungo quella rampa di scale si sarà certamente inerpicato nel 1837 anche Antonio Ranieri, per registrare agli atti la morte del suo caro amico Giacomo Leopardi, avvenuta il 14 giugno di quell’anno. Eppure qualcuno ha deciso che la sede decentrata della III Municipalità in vico Sant’Agostino degli Scalzi deve essere chiusa per la presenza di barriere architettoniche. Ma attenzione: a essere stati chiusi sono gli uffici per carte di identità, cambio di domicilio e immigrazione, trasferiti a via Lieti a Capodimonte. Mentre restano nel rione Stella le sezioni per atti di nascita e morte, atti notori e foto autenticate. «Come si spiega questa scelta – si domanda Ciro Guida, consigliere di Napoli in Comune a sinistra – le barriere architettoniche valgono solo per alcuni uffici? In vico Sant’Agostino fino a oggi afferiva un bacino d’utenza enorme, che si trova a vivere un grave disservizio dal dicembre 2015, quando cioè è stato deciso il trasferimento per una chiara volontà politica della passata amministrazione municipale». Proprio Guida, due giorni fa, insieme a Metropolis ha documentato il disagio per gli utenti, come una 90enne costretta ad andare a via Lieti per il rinnovo della carta di identità. «Quella donna ci ha raccontato il suo calvario, ma come lei sono tanti i cittadini e gli extracomunitari ancora all’oscuro del trasferimento degli uffici». Scettici si dicono gli stessi 11 dipendenti (di cui un dirigente, uno in aspettativa e un altro in malattia) in forze nella sede di Stella: «La decisione comunicata dal direttore della Municipalità ci è stata motivata come necessità di potenziare gli sportelli di via Lieti – spiega Luigi De Marco, uno degli impiegati – .In realtà anni fa si parlava di costruire un ascensore ma la Soprintendenza si oppose. Resta il fatto che a Sant’Agostino rilasciavamo in media 35 carte di identità al giorno rispetto alle 10 della sede di Capodimonte. Ma non ci si rende conto che con questo provvedimento scellerato si penalizzano tre rioni, Stella, Sanità e Materdei». La proposta di Guida sarebbe di «destinare gli uffici spostati a via Lieti nei locali a pianterreno di vico Santa Margherita a Fonseca, quattro vani da ristrutturare, di proprietà del Comune, che potrebbero risolvere i disagi per i cittadini».
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