Il grande patto per la rimozione dei rifiuti sul territorio comunale di Terzigno è stato firmato nelle scorse settimane, il bando pubblicato dalla Sogesid (la società in house del Ministero dell’Ambiente) è il primo passo importante compiuto verso una pulizia straordinaria della città. Un accordo che consentirà alla comunità all’ombra del Vesuvio di scrollarsi per la seconda volta nel giro di pochi anni l’appellativo di città-discarica nel Parco Nazionale. Lungo le strade, frutto di sversamenti incontrollati e illegali lungo le arterie principali e secondarie, sono stati abbandonati 500 tonnellate di rifiuti. Un numero spaventoso che è cresciuto nel corso degli ultimi mesi, tanto da indurre il primo cittadino Francesco Ranieri a chiedere l’aiuto della Sogesid per una bonifica straordinaria del Comune vesuviano vittima di una serie di sversamenti sospetti. La maggior parte dei rifiuti presenti lungo le strade di Terzigno, infatti, è rappresentata da enormi bustoni di scarti tessili. Sacchi pieni di pellame derivanti dalle migliaia di opifici operanti all’ombra del Vesuvio. Tra Terzigno, Poggiomarino, San Giuseppe e gli altri comuni del comprensorio vesuviano sono migliaia le mini-aziende e i laboratori che “sfornano” abiti. E gli scarti, che andrebbero smaltiti seguendo particolari procedure, vengono lasciati in strada per eludere gli alti costi di smaltimenti. Terzigno – in special modo le arterie secondarie – da qualche anno a questa parte sembra essere diventata la meta preferita delle aziende di pellame per abbandonare gli scarti tessili degli opifici. Decine le strade – molte di queste diventate ormai impossibili da percorrere anche per le automobili – invase nel piccolo comune vesuviano. Gli interventi per la bonifica straordinaria – secondo quanto auspicato dal primo cittadino Francesco Ranieri nel corso dell’ultimo consiglio comunale – dovrebbero partire già prima delle festività natalizie; in modo da garantire una prima pulizia straordinaria della città già prima del 25 dicembre. Interventi per 200mila euro necessari per rimuovere – secondo quanto stimato dalla Sogesid nel corso di un sopralluogo effettuato sul territorio comunale – le 500 tonnellate di rifiuti (nell’elenco sono compresi scarti tessili, rifiuti urbani indifferenziati, imballaggi e ingombranti oltre a materiali contenenti amianto e residui di incendi).
CRONACA
8 dicembre 2016
Terzigno, il patto di dicembre: via la “monnezza” a Natale