Ha guidato l’Università Parthenope dal 2010 al novembre 2016. Il professor Claudio Quintano, originario di Castellammare, guarda con un po’ di amarezza alla classifica de Il Sole 24 ore. L’Ateneo è di nuovo ultimo, al 61esimo posto. «Abbiamo sempre guardato con attenzione ai dati», commenta, «ma non abbiamo il culto delle classificazioni». Pochi mesi fa al suo posto è subentrato Alberto Carotenuto: «A cavallo tra le due gestioni ci siamo dati degli obiettivi, come la modifica dello Statuto». La crisi degli Atenei del Sud, a suo avviso, è da attribuire principalmente allo «scarso appeal» del contesto. «Gli studenti sono la materia prima della formazione ma, se non trovano un ambiente produttivo appagante, si spostano altrove. La ricerca di un lavoro sicuro, di un salario migliore, di maggiori agganci con le attività produttive del territorio giocano un ruolo centrale e spingono i giovani al Nord». «Nel mio Ateneo siamo partiti con 80 studenti per arrivare a 1300», continua l’ex rettore, «provenienti dall’area metropolitana di Napoli. Quest’anno la politica della regione è stata anche di aiutare i trasporti e ci sono stati degli effetti positivi». Ma se manca la capacità di “fare sistema” allora «nasce il problema del Sud. Se non ci sono prospettive di lavoro reale e le imprese sono in crisi, allora anche il capitale umano va in sofferenza».
CRONACA
3 gennaio 2017
La classifica delle università. Parthenope ultima, l’ex rettore: «Il contesto ci penalizza»