SCAFATI – Emergenza freddo, don Peppino De Luca guida gli “angeli dei senzatetto” ogni notte per aiutare chi sta combattendo contro il gelo: «In prima linea con diversi volontari per fornire assistenza ai più deboli». Un’attività notturna di fondamentale importanza per le decine di persone che ogni notte sono costrette a dormire in strada a Scafati. Gesto nobile e che vede protagonisti non soltanto i fedeli ma anche tanti volontari che hanno scelto di garantire il proprio impegno per aiutare chi è in difficoltà.
La partenza di questa “carovana della solidarietà”, come sempre, è prevista dalla Chiesa San Francesco di Paola, alle pendici del cavalcavia Longorbardi, e a guidare gli “angeli dei senzatetto” è il parroco della stessa, Don Peppino De Luca. «È dallo scorso anno – spiega – che insieme agli “Amici di Stefano” abbiamo iniziato a mappare il territorio scafatese, per capire quali fossero i luoghi dove si collocavano maggiormente i senzatetto».
Un lavoro certosino che anche quest’anno è ripartito, soprattutto a seguito dell’abbassamento drastico delle temperature, tanto da far ritenere questo inverno, tra i più freddi degli ultimi decenni, almeno per il sud Italia. «Anche in questi giorni, quindi – prosegue Don Peppino – con il forte freddo che è arrivato, ogni notte siamo in prima linea per fornire assistenza ai più deboli. Inizialmente partecipavano solo alcuni fedeli, ma con il tempo hanno preso parte anche diverse persone esterne, mai viste in Parrocchia, ma che si sono volute unire a noi per questa causa».
Un’attività di supporto ai senzatetto che va al di là della fede cristiana e che riesce ad unire decine di persone, probabilmente di religioni diverse o forse laiche, che ogni notte munite di coperte, bevande calde e tanta buona volontà, setacciano la città, alla ricerca dei più bisognosi. In alcuni casi, poi, i senzatetto vengono portati in parrocchia, dove magari vi trascorrono la notte. Proprio due giorni fa, ad esempio, fu lo stesso Don Peppino a raccontare che una donna di circa cinquant’anni, di nome Maria Pia, era stata trovata nei pressi della stazione ferroviaria in pessime condizione e che era stata portata in Chiesa, dove finalmente aveva avuto la possibilità di dormire in un letto caldo e, soprattutto, riparato dalle intemperie. «Sempre dall’anno scorso – spiega il parroco della Chiesa San Francesco di Paola – abbiamo iniziato a ospitare sette persone alla volta, proprio in alcuni locali della Chiesa. In maggioranza abbiamo dato assistenza a cittadini italiani, ma c’è stato anche qualche straniero, come un ragazzo diciottenne africano, del Gambia, che quest’anno ha anche partecipato alla nostra Cavalcata dei Magi».