Torre Annunziata. Lui, la vittima. Lei, la stalker. Una storia d’amore negato e rifiutato che parte tra i banchi di scuola. Maria (nome di fantasia) ha preso una cotta. Una di quelle adolescenziali: di quelle che ti fanno battere il cuore a soli 16 anni, a mille, che ti fanno dimenticare persino le parole da dire davanti a lui, il ragazzino della classe che tanto ti piace.
Ogni volta che è in classe Maria disegna il suo nome intrecciato con un cuore sul suo diario. Frasi d’amore sparse qua e là sui quaderni, imbratta il banco e persino le porte dei bagni: «Ti amo» o «Mi fai impazzire» sino alla frase «tu sei solo mio». Lui non lo sa e nemmeno la guarda. Per quel ragazzino Maria è un fantasma, una ragazzina come le altre fino a quando la 16enne decide di dichiarare il suo amore. Cambia poco: non viene corrisposta. Maria allora inizia ad insistere: messaggi sul cellulare in qualsiasi ora del giorno e della notte, scritte sulle mura della scuola, lettere d’amore e telefonate continue. Supera il limite e non si rende conto che quello che credeva amore si sta trasformando in una vera e propria ossessione: lo perseguita, gli rende praticamente la vita impossibile.
Di qui la decisione dei genitori del ragazzo di sollevare il problema al corpo docente: Maria viene convocata in presidenza ma la strigliata dei prof. la fa solo arrabbiare e decide di continuare ad insistere ma la situazione precipita. Maria continua a corteggiare il suo compagno di classe e all’ennesimo rifiuto lo aggredisce. Non c’è altra scelta e il dirigente scolastico non ha altra alternativa che investire la polizia. Una situazione delicata che affrontano per diverse settimane gli agenti del commissariato di Torre Annunziata (agli ordini del dirigente Vincenzo Gioia e la vice Elvira Arlì).
La ragazzina viene ascoltata, stessa sorte anche per la vittima. La ricostruzione dei fatti evidenzia che Maria è completamente ossessionata dal suo compagno di classe e che l’unico metodo per fermare la sua insistenza è denunciarla. I poliziotti così diffidano la ragazzina, viene anche offerto un supporto psicologico alla 16enne che almeno per ora sembra aver moderato il suo atteggiamento. Una nuova classe invece per la vittima che è stato comunque costretto a cambiare sezione per mettere un primo freno all’atteggiamento della ragazzina stalker.«Abbiamo subito coinvolto i genitori – spiega il dirigente scolastico dell’istituto superiore di Torre Annunziata- il problema è stato risolto solo con una diffida della polizia ma stiamo comunque cercando di aiutare anche la ragazza in un percorso interno».